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Lunedì, 29 Aprile 2024
L'agevolazione

Superbonus 110% addio: verso il "No" alla proroga

In Parlamento erano arrivate diverse proposte per allargare le maglie, ma il ministero dell'Economia ha gelato le speranze. Cosa aspettarsi

Chi sperava in una riedizione del Superbonus, magari in versione riveduta e corretta, dovrà rassegnarsi. La misura non verrà riproposta. Questa almeno è la linea emersa dal vertice di martedì 23 gennaio alla Camera tra Governo e maggioranza. La strada sembra ormai tracciata e un cambio di rotta radicale suona assai improbabile.

Il punto di partenza è uno: la tenuta dei conti. Si parte dai numeri: il Superbonus è costato troppo e non è più sostenibile. Concetto ribadito per l'ennesima volta anche dal ministero dell'Economia. E la premier Meloni è da sempre chiara sul "No" al Superbonus 110%. Nei giorni scorsi in un'intervista a Quarta Repubblica lo ha definito "la più grande truffa ai danni dello Stato italiano della storia".

Ma perché si è tornato a parlare di Superbonus? Perché in Parlamento erano arrivate diverse proposte in questa direzione, anche bipartisan, ma la strada è subito apparsa in salita. Fratelli d'Italia aveva presentato un emendamento - analogo ad altri presentati da Pd e gruppo Misto - per una proroga di due mesi per i condomini che avessero completato almeno il 70% dei lavori. Emendamento poi ritirato. Di fatto le speranze di un nuovo Superbonus sono, se non nulle, quantomeno flebili.

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