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Venerdì, 26 Aprile 2024

La recensione

Marianna Ciarlante

Giornalista

La regina Carlotta supera Bridgerton e rivoluziona il modo di raccontare l'amore

Il racconto dell'amore, nelle serie tv, ha sempre seguito una narrativa devota al romanticismo, alle farfalle nello stomaco, al vissero per sempre felici e contenti. Un tipo di racconto che ha condidizonato la nostra stessa idea d'amore spingendoci a bramare, nella vita reale, quelle stesse emozioni forti che vedevamo costantemente sullo schermo e che ci sembravano l'unico modo in cui valeva la pena di amare o essere amati. Abbiamo imparato a sognare l'amore esclusivamente in questi termini, dargli un valore solo in base a quanto romantico o "da favola" fosse e tutto ciò che era al di sotto di queste aspettative non aveva senso di esistere o di essere portato avanti. 

Ma l'amore, reale, è composto da tutt'altri elementi, ha tutta un'altra sostanza, ha lati oscuri, spigoli appuntiti, comrpomessi con cui dover fare i conti, necessita di grande spirito di sacrificio, impegno, pazienza, comprensione. Tutti aspetti poco romantici, poco affascinanti e che la tv o il cinema hanno sempre fatto l'errore di nascondere, per paura che potessero rovinare quell'idea romantica e sognante che, ormai, tutti avevano dell'amore. 

Oggi, però, qualcosa è cambiato e a trovare il coraggio di dare un nuovo volto al racconto dell'amore sullo schermo è stata Shonda Rhimes che, con lo spin-off di Bridgerton, La regina Carlotta, ha fatto un lavoro straordinario nel cambiare la narrazione dell'amore e nel donare a questo valore universale senza il quale non si può vivere, un racconto onesto, a volte brutale, ma più veritiero che mai. 

La regina Carlotta si spoglia di tutto il romanticismo di Bridgerton, di quella patina di perfezione, apparenze, buone maniere. Questa serie va molto più a fondo, scava a mani nude nella psicologia umana, la fa a pezzi per poi ricostruirla e fa un lavoro eccezionale nella caratterizzazione dei personaggi rispetto a Bridgerton. La regina Carlotta dà al racconto dell'amore e al racconto del mondo femminile, una nuova luce che appare più magica e moderna che mai.

Questo spin-off, debuttato ancor prima della nuova stagione di Bridgerton, diventa un'urgenza, una necessità da parte della sua autrice di dare al pubblico ciò di cui ha più bisogno: emozioni vere, realistiche, tangibili da cui prendere ispirazione e con le quali immedesimarsi. E nessuno meglio di Shonda Rhimes sa modellare concetti e suscitare emozioni. La regina Carlotta è un gioiellino di Netflix che brilla di luce propria e commuove per il suo saper parlare di salute mentale, solitudine, omosessualità, indipendenza femminile, problemi matrimoniali, desiderio sessuale femminile con una potenza espressiva che fuoriesce dallo schermo e diventa reale. 

La storia di una ragazza che si ritrova a diventare regina e a dover fare i conti, a 17 anni, con un ruolo da leader, un marito psicologicamente fragile e una solitudine inaspettata con cui dovrà convivere per tutta la sua vita diventa emozione pura e tutto ciò di cui, in questo mondo di apparenze e finti sentimentalismi, avevamo più bisogno. 

Voto: 8,5

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