George & Tammy è una di quelle serie che non potete assolutamente perdervi
Ancora oggi nell’immaginario americano, George Jones e Tammy Wynette sono considerati il duo più importante della storia della musica country. Furono una coppia nella vita e nella musica che fece discutere, divise l'opinione pubblica, segnò un punto di svolta unico da tanti punti di vista. Tratto dal libro “The Three of Us: Growing Up with Tammy and George” di Georgette Jones, George & Tammy, disponibile su Paramount+, poggia su Jessica Chastain e Michael Shannon, entrambi semplicemente in stato di grazia.
Questa è una serie di altissimo livello, sia dal punto di vista formale che per la complessità di contenuti, per lo sguardo lucido, realistico e accurato su due artisti tanto brillanti e viscerali, quanto fragili e incapaci di essere felici.
George & Tammy: la trama
George Jones (Michael Shannon) non è un uomo qualsiasi, non è neppure un musicista qualsiasi, ma uno dei più amati interpreti della musica country nell'America degli anni ’60, un artista dotato di grandissima sensibilità, carisma, una personalità eccentrica e accattivante. Mentre suona nella città di Nashville, gli viene presentata come possibile voce d’accompagnamento lei, Virginia Pugh, in arte Tammy Wynette (Jessica Chastain). Tammy è madre di 5 figli e alle prese con il secondo, infelice matrimonio con Don (Pat Healy), individuo brutale e insensibile. Tammy è dotata di una voce magnifica, di un grande talento di scrittura e sogna di poter finalmente essere una cantante non solo nelle intenzioni.
Il rapporto tra i due, dopo qualche iniziale incomprensione, diventa via via sempre più intimo, fino a quando Tammy deciderà di lasciare il dispotico consorte e di sfidare la morale dell'epoca, dando il via ad una relazione turbolenta e problematica, piena di momenti drammatici e difficoltosi.
George & Tammy, creata da Abe Sylvia, si concentra sul periodo più roseo del rapporto musicale e sentimentale del duo. George, infatti, si rivelerà un compagno tutt'altro che semplice per Tammy, a causa del suo alcolismo cronico, di uno stile di vita autodistruttivo e per il suo carattere imprevedibile.
Ma la musica, la musica bene o male farà sempre da collante per questi due diversi dalla norma, queste due voci in grado di fare la storia di un genere musicale e diventare, a dispetto di tutto, beniamini di un vastissimo pubblico.
Una piccola, grande storia americana
Paramount+ da quando è nata, è diventata una delle piattaforme streaming più riconoscibili, soprattutto per la volontà di farsi tempio di una particolare narrazione americana molto autoriferita, quella che spesso riporta in vita il genere western o ci descrive l’America meno hollywoodiana e moderna.
George & Tammy in questo è un prodotto tipico, benché pervaso da una enorme ambizione innanzitutto formale, con una regia di enorme qualità, una fotografia di Igor Martinovic che per tutti e 6 gli episodi, si rivela a dir poco sensazionale. Si può anzi dire che l'insieme il più delle volte sia chiaramente cinematografico, quasi sprecato per il piccolo schermo. Non a caso l’idea iniziale era un film per la sala, ma giova la maggiore dilatazione temporale qui garantita. La serie permette infatti di avere un quadro fedele e spietato della vita dei due, grazie ad un tono drammatico, complesso, che poggia su una rievocazione storica studiata nei minimi dettagli. Qualcosa che riguarda non tanto i costumi, o una parte canora in cui sia Michael Shannon che Jessica Chastain si prestano con grande generosità e buoni risultati, ma per come ci fa comprendere la mentalità di quell’America delle grandi pianure. Si tratta di un’anima bianca e spesso alcolizzata, bigotta, che abbraccia il patriarcato e il machismo, i cappelli stetson e una musicalità che a noi europei onestamente appare alquanto indigesta. La serie seduce anche per questa volontà di farci comprendere quel mondo, le sue regole, come una canzone diventasse una sorta di via di fuga per chi, come George e Tammy, si sentiva uno straniero tra la sua stessa gente. Ecco allora che quella chitarra, quelle parole, per questi due amanti così disperati, diventano un biglietto verso un altrove che possa riscattarli da un’esistenza priva di luce.
Un biopic che rivitalizza il genere
George & Tammy poggia completamente su loro due, su Michael Shannon e Jessica Chastain, due degli interpreti più talentuosi della loro generazione. Shannon si è già prestato in passato ad individui spezzati e irascibili, attraversati da un filo di violenza che il suo volto appuntito ha sempre saputo valorizzare.
Qui riesce a donarci il ritratto di un uomo dalle mille facce. Il suo George è ad un tempo negazione e assieme conferma del maschilismo, della violenza che alberga in quella società in cui le donne possono essere cantate, desiderate, ma sono bene o male sempre concepite uno scalino dietro l'uomo.
Lui intanto insegue un amore che non sa esattamente come gestire, una vita da artista spiantato che non sopporta ma a cui non sa rinunciare completamente. Jessica Chastain, dopo Ava, Molly's Game, gli occhi di Tammy Faye, Zero Dark Thirty, si cimenta con un altro personaggio di donna alla ricerca di un'emancipazione reale, una sorta di pecora nera che trovò nella voce, l'unico modo per essere veramente se stessa. Su quel palco lottò per riscattare una vita che fino a quel momento l’aveva vista come un semplice giocattolo privo di ogni reale libertà. La sua candidatura ai Golden Globe e la sua vittoria ai SAG in qualità di Miglior Attrice Protagonista non è arrivata per caso, ma per una performance struggente e toccante. George & Tammy è una serie capace di lasciarsi alle spalle i recenti e deludenti biopic hollywoodiani, lo fa con qualcosa di inimitabile e invincibile: la verità. Una verità scevra da retorica o buonismi, dall’indorare la pillola verso un pubblico a cui offre quel tratto di strada che fecero assieme loro due, armati di microfono e chitarra.