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Sabato, 27 Aprile 2024
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Caso Hollande: l'appartamento-alcova collegato a gang criminale

Dopo lo scoop della relazione con l'attrice Julie Gayet scoppia la polemica sulla sicurezza del premier. Il fotografo di Closer: "Chiunque avrebbe potuto uccidere il Presidente"

Lo scandalo che ha travolto il presidente Hollande si allarga sempre di più. Dopo lo scoop di Closer sulla relazione con l'attrice Julie Gayet, la polemica scoppia anche sulla scarsa sicurezza del premier.

A parlare è il fotografo della rivista, Sebastien Valiela, che per giorni ha pedinato Hollande durante le sue "scappatelle" notturne: "Il presidente è mal protetto - ha detto il paparazzo a Rtl - Chiunque avrebbe potuto attentare alla sua vita senza alcun problema. Tutte le sere eravamo là senza nessuna sicurezza, nemmeno all'esterno".

Valiela ha raccontato come Hollande arrivava da solo in motorino, entrava nell'appartamento di Rue du Cirque e una volta entrato la sicurezza andava via. E proprio "l'alcova" rappresentava un pericolo: l'appartamento in cui avvenivano gli incontri infatti è di un'amica della Gayet, tale Emmanuelle Hauck, ex moglie di Michel Ferracci, collegato alla gang della "Brise de Mer", uno dei più importanti gruppi di criminalità organizzata della Corsica.

Il nome di Ferracci appare associato all'appartamento nelle fatture e nelle "pagine bianche" e lui è stato condannato nel 2013 a 18 mesi con la condizionale per appropriazione indebita nell'ambito di un'inchiesta su una bisca di lusso. Anche peggio è andata al successivo amante della Hauck, François Masini, ucciso a colpi di pistola su una strada dell'Alta Corsica. All'Eliseo sottolineano che si tratta solo di sgradevoli coincidenze e che il presidente non sapeva nulla delle amicizie pericolose dell'amica della sua amante.

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