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Sabato, 27 Aprile 2024
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La polizia oscura i blog della Bonev: diffamò Francesca Pascale

Non sono più visibili le pagine web dell'attrice bulgara accusata di diffamazione, stalking e pubblicazione di atti di un procedimento penale

Inizia a cantare vittoria Francesca Pascale. La fidanzata di Berlusconi aveva denunciato lo scorso ottobre la sua ex amica Michelle Bonev per diffamazione e la polizia postale è intervenuta adesso, a seguito di un provvedimento del gip Luciano Imperiali, sollecitato dalla procura di Roma, oscurando i blog dell'attrice bulgara accusata di diffamazione.

 

La donna ha cercato di screditare la Pascale attraverso i suoi blog (michellebonevblog.com e michellebonevblog.it), chiusi il 3 e il 6 giugno. A suo carico anche le accuse di stalking e pubblicazione arbitraria di atti di un procedimento penale.

 

Alla base della decisione del giudice anche la circostanza che l'attrice abbia pubblicato sul blog il verbale dell'interrogatorio cui fu sottoposta in Procura il 16 gennaio. Gli inquirenti contestano anche i numerosi messaggi che l'indagata ha inviato alla fidanzata dell'ex premier. Secondo il gip "appare palese la portata gravemente diffamatoria di tali dichiarazioni, in considerazione della lesione dell'onore e della reputazione arrecata alla stessa Pascale, laddove la relazione" con Berlusconi "viene indicata come una mera farsa ed a sostengo di tale assunto viene adottata una presunta omosessualità della Pascale".

 

La condotta della Bonev, inoltre, "ha cagionato alla Pascale un disturbo post traumatico da stress tendente alla cronicizzazione con alterazione della percezione della propria autopercezione. La pubblicazione di atti processuali - si legge ancora nella sentenza - è utilizzata dall'indagata per accreditare le sue affermazioni di fronte all'opinione pubblica, contribuendo ad aggravare le condotte diffamatorie e anche a rafforzare gli atti persecutori".

 

Di qui l'esigenza di oscurare i blog della Bonev che appare "da tempo utilizzato allo scopo precipuo e pressochè esclusivo di commettere i reati contestati. Soltanto il sequestro - continua il giudice - appare idoneo ad impedire che si protraggano le conseguenze dei reati indicati e ne vengano commessi altri".

Michelle Bonev: le foto dal blog

                                

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