Alessandro Baricco: "La leucemia era tornata, sono stati 41 giorni duri"
Lo scrittore è stato sottoposto ad un secondo trapianto di midollo e i medici "dicono che è andata bene"
Alessandro Baricco dopo mesi in cui pubblicamente non parlava della sua malattia, la leucemia mielomonocitica cronica, oggi, 16 agosto, ha scritto un aggiornamento sui suoi profili social. Era gennaio 2022 quando per la prima volta lo scrittore ha raccontato della leucemia e del percorso di cure che avrebbe dovuto affrontare tra cui il trapianto di cellule staminali e a donargliele era stata la sorella Enrica, "donna che ai miei occhi era già piuttosto speciale prima di questa avventura, figuriamoci adesso", aveva dichiarato lo scorso anno.
"Lo soooo. Non si usano i social così - questo l'incipit del messaggio di Baricco -, ma bisogna avere pazienza con me, ultimamente ho avuto tempi complicati. Ho di nuovo una notizia da dare. Due giorni fa sono stato dimesso dall’Ospedale San Raffaele di Milano dove nel reparto del Prof. Ciceri ho sostenuto un secondo trapianto del midollo (la malattia si era rifatta viva, ho dovuto farlo)".
Poi Baricco rassicura i suoi lettori: "Dicono i medici (l’equipe del Dott. Peccatori, tutti serenamente bravissimi) che è andata bene e che le mie condizioni sono buone. Quel che so io è che sono stati 41 giorni duri, ma ora è tutto fantastico. Ce l’ho fatta anche perché la mia compagna Gloria è una donna incredibile, la mia famiglia è fatta di gente tostissima e i miei amici non mi hanno mai lasciato solo. Oh, come vi ringrazio tutti quanti".
"Adesso mi rimetto in piedi guardando alberi secolari, che, come mi hanno insegnato Coccia e Mancuso, sanno vivere meglio di noi. La mia agenda dice che tornerò in pubblico il 29 ottobre 2023 al Teatro alla Scala dove farò la voce recitante in un concerto delle mitiche sorelle Labèque (che gioia, amiche mie). Nel frattempo, tutto mi meraviglierà. Un grande abbraccio", ha concluso lo scrittore che ha così ricordato il suo prossimo impegno lavorativo.
Chi è Alessandro Baricco
Baricco, 63 anni, si è affermato come autore di romanzi di grande successo a partire da "Castelli di rabbia" del 1991, "Oceano mare" del 1993 e "Seta" del 1996. Nel 1994 ha ideato e fondato la Scuola Holden a Torino, di cui è preside. È apprezzato anche come saggista e autore di articoli di cultura. Ha esordito come critico musicale sul quotidiano La Repubblica, passando poi a La Stampa in veste di editorialista culturale e curando programmi radiofonici e televisivi di argomento musicale e letterario.
