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Domenica, 28 Aprile 2024
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Paola Barale: "Ho parlato del mio aborto e mi hanno scritto che io uccido i figli"

L'attrice e showgirl ha spiegato che si aspettava di essere criticata per quello che ha scritto nel libro

Paola Barale era pronta a ricevere critiche, se le aspettava già da quando stava scrivendo il suo libro "Non è poi la fine del mondo". E dopo la pubblicazione non sono tardate ad arrivare, soprattutto perché ha parlato di aborto.

"Una delle ragioni per cui presi quella decisione - ha spiegato in una recente intervista a F -, l'aborto, è che ero rimasta incinta dopo solo un mese che stavamo insieme. Non avevo nessuna garanzia che sarebbe durata. E anche se non ho nulla contro le mamme single, non era quello che volevo per me in quel momento". Per questa sua decisione le critiche sono arrivate "puntualissime". "Una l'altro giorno mi ha scritto che io uccido i figli - ha raccontato al settimanale Chi -. Neanche commento. Questo per dire che sapevo che ci sarebbero state le critiche, ma so anche che questi sono argomenti dei quali è più scabroso non parlare". "Io credo che come me, nessuna donna al mondo compia questa scelta con superficialità - ha spiegato -, senza sofferenza, come sono profondamente convinta, però, che ciascuna debba essere libera di fare questa scelta difficile. E come sono altrettanto convinta che qualsiasi decisione una donna prenda, ecco, non dovrebbe mai sentirsi in colpa".

Al settimanale ha poi parlato di amore e di corteggiamento superati i 50 anni. Barale è sempre stata molto corteggiata, ma adesso presta più attenzione alle attenzioni ricevute. "Dai 16 ai 48 anni sono sempre stata fidanzata, ho sempre avuto uomini che mi corteggiavano, però ecco ora me ne rendo conto di più".

Il libro mi ha permesso di fare pace con chi critica

Questo libro per Paola Barale è stata un po' una catarsi: "È soprattutto un atto d'amore, verso di me e spero verso chi lo leggerà. Sa, scrivendo ho fatto la pace con molte emozioni, anche negative, con delle fragilità, oggi guardo alle critiche e ai commenti con altri occhi". "Quando leggi che sei vecchia - ha dichiarato -, che sei finita, quando ti scrivono: 'Ma dove vai?', non sono cose che ti fanno piacere, non ci si fa la pace facilmente, invece, con questo libro io ci ho fatto un po' la pace. E persino con il fatto che la presa in giro massima che trovi sul web sia quella che riguarda l'età delle donne. Nel piano del politically correct non puoi dire nulla su nulla, su qualunque minoranza di qualsiasi genere, ma sulla nostra età il campo è aperto.  Ho imparato a prendermela meno

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