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Martedì, 30 Aprile 2024
L'opera rimasta a metà

Il ponte senza strade: 50 milioni e 10 anni di lavori

Mentre l'attenzione è tutta sullo Stretto di Messina, a Vigevano sul Ticino c'è un viadotto consegnato dopo 10 anni di lavori ma che resta "isolato" da tutto. Nell'appalto bandito da Anas mancava la viabilità accessoria

Tutti a guardare a Sud, al ponte sullo Stretto di Messina tra annunci di espropri e successivi stop per mancanza di autorizzazioni, ma più alle porte di Milano c'è un ponte nuovo fiammante, che nessuno ha mai usato nonostante siano trascorsi due mesi dalla sua inaugurazione, dopo più di dieci anni di lavori oltre 50 milioni di euro: è inutilizzabile perché non ci sono le strade di accesso. Siamo sul Ticino, nel territorio di Pavia. Il ponte corre lungo la strada statale 494 che collega Vigevano con Abbiategrasso. Quando è stato ideato non si è pensato all'appalto per le opere accessorie. Ignorate anche nei lunghi anni di cantiere. Risultato? Ponte ultimato, ma "proibito".

ponte ad arco sul ticino _ google

Quella del ponte sul Ticino è una storia lunga. L'idea nasce alla fine degli anni Novanta. Nel 2009 c'è la prima gara d’appalto con l’assegnazione all’impresa Guerino Pivato, che fallisce dopo avere fatto i primi rilievi. Nel 2011 l’incarico viene conferito alla Cesi di Imola che tre anni dopo inizia la costruzione dei piloni, ma i lavori vengono danneggiati da una piena del Ticino e poco dopo la Cesi chiude il cantiere perché in liquidazione coatta. I lavori vengono quindi assunti dalla Polese, impresa che già lavorava con Cesi, ma nel 2018 anche la Polese abbandona il cantiere quando mancano 23 metri per chiudere l'opera. L’ultimo appalto è quello del 2021, con il consorzio Pangea di Pescara che riapre il cantiere e lo porta a termine nell’estate 2023. Nel frattempo c'è stata l'esigenza di riprendere e aggiornare il progetto e la Provincia di Pavia ha incaricato la società Integra Srl di Roma. I responsabili di Integra spiegano di essersi trovati alle prese con una "bella opera incompiuta" frutto di "ingenuità e scelte discutibili" da risistemare. Basti pensare che il Ticino aveva eroso le fondazioni dei pilastri provvisori e questo problema non era stato preventivato in sede di progettazione iniziale. A febbraio 2024 vengono finalmente conclusi i test con la prova di carico: un collaudo statico superato con successo.

ponte sul ticino fonte Integra srl

Il ponte adesso c'è ed è pronto con i suoi 500 metri percorribili. Non può però essere usato perché mancano le rampe di accesso. Non parliamo di verniciatura o di qualche dettaglio: mancano proprio le strade. Si tratta di seicento metri di tracciato di raccordo alla viabilità attualmente esistente sul lato milanese e altri 800 lato di Vigevano. L'appalto finanziato da Anas per 51 milioni di euro e realizzato dalla Provincia di Pavia non comprendeva la realizzazione delle rampe di accesso, ma il solo ponte in sé. Adesso basta dare un'occhiata anche semplicemente con Google per vedere come agli estremi del'infrastruttura - oltre le bandelle che delimitano il cantiere - è rimasto solo terreno sterrato.

Solo a luglio 2023 la Provincia ha messo a bilancio i quasi otto milioni di euro che servono per realizzare le rampe di accesso. L'appalto doveva essere pronto per fine gennaio, poi la scadenza è slittata a fine aprile con la speranza di avviare i lavori dopo l'estate in concomitanza con la costruzione del primo tratto della superstrada per Malpensa (dal ponte sul Ticino). Nel frattempo sono anche aumentati i costi per inflazione e rincari delle materie prime. Intanto il ponte è sempre lì, pronto ma inaccessibile.

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