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Domenica, 28 Aprile 2024
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Gli studenti bocciano la scuola-reality de "La scimmia"

Sui muri di Roma gli slogan contro il programma firmati dal Movimento Studentesco Nazionale perché "diseducativo e offensivo"

"La scimmia" continua a far parlare di sè, anche se più per le polemiche che è riuscita a generare che non per la novità del format.

Dopo la prima puntata del programma, andata in onda sabato su Italia1, sui muri delle scuole romane sono comparsi degli striscioni del Movimento Studentesco Nazionale con gli slogan "La scuola non è un reality, dai un calcio a 'La Scimmia'" e "Liberi di vivere, mai in gabbia come scimmie".

Andrea Moi e Edoardo Melmeluzzi, dirigenti romani del movimento che raccoglie gli studenti vicini al mondo della destra, hanno poi diffuso una nota per spiegare i motivi della protesta.

"Sulla dignità degli studenti non si scherza ed è intollerabile che decine di ragazzi della nostra età vengano chiusi in gabbia come scimmie. Ci fa inorridire che l’istruzione e gli esami di maturità vengano trattati come giochi per fare audience, quando rappresentano i percorsi principali per la crescita di ogni uomo. Chiediamo che il reality La Scimmia, diseducativo e offensivo, venga subito chiuso e che gli studenti che hanno preso parte al programma, siano mandati in dei veri istituti di istruzione e non sotto i riflettori dove vengono solamente umiliati ed illusi".

Il programma intanto è in bilico. Dopo l'esordio di sabato pomeriggio, condotto da Giulia Bevilacqua con Niccolò Torielli, ha raccolto un milione e poco più di spettatori, per uno share del 7,10 per cento. Un dato incoraggiante a cui però si è affiancato il fiacco 3,09 per cento del primo day time di lunedì, con 307mila spettatori. 

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