Sangiovanni: "In ognuno di noi ci sono entrambi i sessi, ma alcuni lo reprimono"

Criticato perché mette lo smalto, contestato una volta in strada perché era vestito di fucsia, Sangiovanni continua a portare avanti la sua battaglia contro le discriminazioni ma soprattutto per difendere la libertà di esprimersi ed essere se stessi. 

Questa volta il cantante - secondo classificato all'ultima edizione di Amici - condanna la mascolinità e altri stereotipi di genere. "E' brutto parlarne nel 2021 perché non dovrebbe più esistere, ma la mascolinità tossica per me è basarsi su tanti stereotipi, tanti limiti della mente, portati avanti da uomini e donne che riescono ad accettarsi tali solo in determinati casi" dice in un'intervista su Outpump, puntando il dito contro la visione dell'uomo che "deve essere alto, bello, muscoloso. Tutte cose che per me non esistono". 

"Non capisco perché l'uomo deve essere per forza virile"

Il concetto di genere per Sangiovanni è relativo: "Credo che in ogni persona ci sia un po' di tutti e due i sessi e forse alcuni lo reprimono per questa paura di essere visti come non idonei - prosegue - Nel mio caso riconosco di avere dei lati femminili e mi piacciono, sono me stesso sempre". Sull'essere se stessi il cantante non transige e si fa scivolare addosso le critiche, soprattutto quelle fondate su stereotipi che dovrebbero essere superati da tempo: "Ho sentito dei commenti sul fatto che uso lo smalto, sembra che lo smalto influisca sulla virilità. Da un lato non capisco perché l'uomo di oggi debba essere per forza virile, dall'altro ugualmente non so perché lo smalto dovrebbe sottrargliela. Le critiche? - conclude - So che non si arriverà mai a cambiare la mentalità di tutti, ognuno è libero di pensare quello che vuole, però io ci spero tanto che le cose cambino". 

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