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Domenica, 28 Aprile 2024
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"Littizzetto e Fazio fanno politica con i soldi della Rai"

E' polemica dopo il monologo della comica sul referendum Giustizia

Una lettera al Parlamento per esprimere tutte le perplessità sul referendum Giustizia previsto il prossimo 12 giugno. E' polemica dopo il monologo fatto da Luciana Littizzetto nell'ultima puntata di Che tempo che fa, domenica, in cui ha affermato: "Votare è bellissimo, però vi dico la verità: il 12 giugno pensavo di andare al mare. Voi Camere chiedete a me e ad altri milioni di cittadini italiani di pronunciarci sui referendum, non uno ma cinque. Volevo dirvi alcune cose che mi sgorgano dal cuore e pure da un altro organo che non dico. Prima cosa: Potreste scrivere una volta nella vita una formula che si capisca? Non che come al solito per dire 'no' devi votare 'sì' e per dire si devi votare no". E ancora: "Custodia cautelare, legge Severino, ancora ancora, ma elezione Csm, separazione delle carriere, elezione consigli giudiziari ma che cacchio ne so? Per chi ci avete preso, per 60 milioni di Giuliani Amati? Siamo forse dei Perry Mason? Pensate che la mattina sul water leggiamo il manuale di diritto costituzionale?Siamo talmente scarsi in materia giuridica che abbiamo creduto per anni che Forum su Rete Quattro fosse reale e adesso dobbiamo esprimerci sull'elezione dei consigli giudiziari?". Insomma, come a dire "che votiamo a fare?". 

Apriti cielo. La sommossa non solo è popolare - come spesso accade dopo la fine di un comune talk show televisivo - ma politica e si tira in ballo l'Agcom. Il deputato di Italia Viva e segretario della commissione di Vigilanza Ra, Michele Anzaldi, twitta: "Il monologo di Littizzetto contro il referendum Giustizia, che ha scatenato proteste tra gli spettatori, è buona informazione da servizio pubblico? Che ne pensa l'Agcom che a pochi giorni dal voto fa solo richiami generici? Che dice il neocommissario Capitanio?". Della stessa opinioni anche i parlamentari della Lega in commissione Vigilanza Rai, che hanno presentato un'interrogazione per chiedere conto ai vertici dell'azienda di quanto accaduto.

L'attacco a Fazio e Littizzetto

Durissimo il fondatore di Cultura Identità, Edoardo Sylos Labini, che tuona: "Luciana Littizzetto, come Fabio Fazio, con i soldi pubblici del canone Rai fanno politica, come sempre: è tipico della sinistra". Regista, attore e scrittore, continua: "Nulla di nuovo sotto il sole. Quando il centrodestra si occuperà di cultura, ci saranno anche artisti di centrodestra che diranno la loro: ma se il centrodestra non si occupa né di cultura, né di spettacolo, né di informazione, allora per la sinistra si spalanca una prateria e avrà terreno libero. I leader di centrodestra si occupassero anche di avere una strategia culturale, come ha sempre fatto il Partito comunista, con tutti i suoi derivati".

Ma perché si registra questa carenza di sensibilità da parte della destra sui temi della cultura? "Perché non è mai stata educata a questo - risponde Edoardo Sylos Labini - Noi di Cultura Identità ci stiamo provando, ma loro non hanno mai avuto un indirizzo culturale, hanno sempre pensato che la cultura non muovesse l'economia e non portasse voti. Nel centrodestra, manca un progetto culturale".

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