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Sabato, 27 Aprile 2024
Lo scenario

Lukashenko progetta l'invasione della Polonia accarezzando il suo cane Umka

Un video riprende il presidente bielorusso mentre parla con i generali di un piano per "prendere" il corridoio di Suwalki. Il tutto mentre sulle sue gambe culla il suo compagno inseparabile

Seduto in quella che sembra essere una tenda da campo, circondato dai suoi generali e con in braccio il suo amato Umka, cagnolino bianco di razza Spitz. Il tutto mentre con aria quasi annoiata studia piani per invadere la Polonia. Si è fatto riprendere così il presidente bielorusso, Alexander Lukashenko, il principale alleato di Vladimir Putin, che il 26 marzo è andato a visitare le truppe per studiare un possibile scenario di guerra con l'Occidente nel cosiddetto Corridoio di Suwalki, lembo di terra che costituisce l'unico collegamento tra Lituania e Polonia, e che separa la Bielorussia dall'exclave russa di Kaliningrad.

"Blaterano sempre del corridoio di Suwalki, quanti chilometri ci sono fino al territorio della Federazione Russa?", chiede sprezzante Lukashenko, per poi avvertire i militari che le truppe bielorusse potrebbero dover affrontare i Paesi baltici e "prendere" un pezzo di Polonia. A rispondere alle domande del presidente è il ministro della Difesa bielorusso, Viktor Khrenin che assicura come le truppe della nazione possono affrontare i baltici e prendere i 65 chilometri che dividono Kaliningrad dal confine bielorusso. "Tutte le azioni sono pianificate. Si stanno elaborando le questioni relative alla preparazione al combattimento" spiega il comandante delle truppe della zona nord-occidentale, Alexander Naumenko: "Si stanno preparando le aree fortificate".

E mentre si discute di guerre e invasioni, con in una teatralità d'altri tempi Lukashenko coccola Umka che resta docile sulle gambe del leader bielorusso. Questo pregiato cagnolino di razza Spritz e dal pelo completamente bianco, è da tempo una presenza costante nelle uscite pubbliche di Lukashenko. Un'immagine di docilità e delicatezza che contrasta con la figura del presidente bielorusso, considerato l'ultimo dittatore europeo. Il piccolo e paffutello Umka, partecipa regolarmente a importanti riunioni politiche (anche informali) e vola con il padrone anche in viaggi d'affari all'estero. Di lui si parla, scherzosamente, come del cane più "influente" della Bielorussia.

Apparve per la prima volta con Lukashenko il 25 aprile 2020, con il presidente che piantava alberi mentre l'animaletto riposava in una cassetta per le piantine. Anche se il leader di Minsk è un collezionista di animali, da mucche e polli di razza pura agli struzzi, Umka è il primo che ha avuto l'onore di essere stato portato dal suo padrone a eventi pubblici. E l'ultimo è stato appunto la riunione per preparare una possibile guerra con l'Occidente.

Il Corridoio di Suwalki

Se Putin volesse davvero allargare il conflitto oltre l'Ucraina ed estenderlo all'Europa, uno dei luoghi in cui è più probabile che inizi il suo attacco è il cosiddetto Corridoio di Suwalki, un luogo strategico sia per Mosca che per la Nato. E non a caso sia l'Occidente che la Federazione (e il suo principale alleato Minsk), stanno già conducendo esercitazioni nelle prossimità di questo lembo di terra che è una delle aree più militarizzate del continente.

Il corridoio di Suwalki

Quello del corridoio Suwalki è un vero e proprio grattacapo per la Nato, perché se Russia e Bielorussia lo occupassero, bloccherebbero l'unico collegamento terrestre tra i Paesi baltici e gli altri Paesi della Nato. Estonia, Lettonia e Lituania si ritroverebbero isolate e prive di collegamenti terrestri con il resto del blocco atlantico, anche se naturalmente l'Alleanza avrebbe ancora accesso per via aerea e via mare sia ai baltici che a Finlandia e Svezia, nuovi membri del club militare. Ma senza un collegamento terrestre tutto sarebbe più complicato, dallo spostamento delle truppe a quello dei mezzi pesanti.

Il corridoio di Suwalki che porta a Kaliningrad, il luogo più pericoloso per l'Europa

Ovviamente parliamo di ipotesi remote, perché invadere i Paesi Baltici, un tempo parte dell'impero sovietico, sarebbe un enorme azzardo geopolitico per la Russia e l'inizio con ogni probabilità di una guerra mondiale. Ma la possibilità è ritenuta concreta per la Nato, che non a caso a inizio marzo ha organizzato un'esercitazione militare nella zona, esercitazione alla quale la visita alle truppe di Lukashenko (con tanto di video), può apparire come una risposta. A inizio mese si è tenuta nella regione una parte delle più grandi esercitazioni dell'Alleanza atlantica dai tempi della Guerra Fredda. Con la partecipazione di circa 90mila soldati provenienti da tutti e 32 Paesi membri, la Steadfast Defender ha rappresentato una dimostrazione di forza da parte della Nato, in un momento i Paesi del suo fianco orientale aumentano considerevolmente la spesa per la difesa a fronte dell'invasione dell'Ucraina da parte della Russia.

La Polonia pronta allo scontro

La parte polacca delle esercitazioni, denominata Dragon 24, ha visto le truppe attraversare il fiume Vistola con carri armati e veicoli blindati, prima di percorrere circa 300 chilometri fino al corridoio di Suwalki. "La Polonia è pronta ad attuare i nostri obblighi derivanti dalla difesa collettiva in qualsiasi momento, è determinata", ha promesso il presidente polacco Andrzej Duda, in un discorso congiunto con il presidente della Lituania, Gitanas Nauseda, tenuto in occasione dell'esercitazione. "La Lituania può contare su di noi: se ce ne fosse bisogno, i soldati polacchi sarebbero al fianco delle forze lituane per proteggere ogni centimetro di terra da un attacco nemico", aveva assicurato.

Tensione alle stelle, Varsavia invia 10mila soldati al confine con la Bielorussia

Nell'exclave di Kaliningrad la Russia ha da tempo stabilito una formidabile presenza militare, con armi nucleari, decine di migliaia di soldati e nel porto della città (che insieme a quello di Baltijsk è l’unico porto russo della regione aperto tutto l’anno senza ghiacciare) è di stanza la flotta del Baltico di Mosca. Il corridoio di Suwalki era usato per trasportare merci dalla Bielorussia al territorio russo, ma dopo lo scoppio della guerra in Ucraina la Lituania, per applicare le sanzioni imposte da Bruxelles sui beni di Mosca, ha di fatto chiuso il suo accesso a Minsk. 

Nella regione era stata istituita anche, nel 2017, una presenza avanzata rafforzata della Nato, con la creazione di quattro gruppi tattici multinazionali in Estonia, Lettonia, Lituania e Polonia, guidati rispettivamente da Regno Unito, Canada, Germania e Stati Uniti. I battaglioni avevano rispettivamente 1.146, 1.650, 1.103 e 1.058 militari di stanza che, dopo l'invasione dell'Ucraina, sono stati portati a 2.200, 4mila, 3.700 e 11.600. Molti, ma comunque non abbastanza per fermare un'eventuale avanzata russa e bielorussa.

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