rotate-mobile
Domenica, 28 Aprile 2024
Guerra e tecnologia

Con droni e IA la Nato vuole impedire attacchi sottomarini come quello al Nord Stream

L'Alleanza atlantica sperimenta nuovi strumenti inclusa l'intelligenza artificiale nel tentativo di scoraggiare la Russia. Dalle infrastrutture in mare passano informazioni finanziarie, petrolio e gas

La Nato si sta impegnando in una corsa per sviluppare tecnologie in grado di rilevare in tempo reale attività sospette nei pressi delle infrastrutture critiche sottomarine. A indirizzarla in questa direzione strategica è stata l'esplosione del gasdotto Nord Stream avvenuta un anno fa e che ha mostrato la difficoltà del monitoraggio.

Esercitazione in Portogallo

Per migliorare in questo settore quattordici nazioni dell'alleanza militare atlantica, insieme alla Svezia che ha fatto richiesta per l'adesione, stanno testando droni marini, sensori e l'uso dell'intelligenza artificiale. Secondo quanto rivelato dall'agenzia Bloomberg al largo delle coste del Portogallo sta avendo luogo un'esercitazione della durata di 12 giorni, che si concluderà venerdì 29 settembre. Secondo l'Organizzazione del Trattato del Nord Atlantico, la Russia sta continuando a mappare cavi e condutture alleati avendoli individuati come possibili obiettivi futuri. Per le esplosioni al gasdotto Nordstream Mosca ha negato le accuse lanciate da alcune nazioni occidentali immediatamente dopo le esplosioni, mentre la Nato ufficialmente non ha accusato alcun attore. Secondo i vertici del Patto atlantico la vera sfida sia per i governi che per le società private è innanzitutto quello di attribuire con certezza tali attacchi.

Come funziona il rilevamento

La Nato ha spiegato la modalità di funzionamento dei sistemi che stanno testando. Se viene rilevata un'attività sospetta, in base alla gravità e all'urgenza i 31 alleati dell'organizzazione possono decidere se optare per risposte diplomatiche o militari. Queste scelte potranno così avvenire sulla "solida base di informazioni" fornita dal rilevamento, ha detto ai giornalisti il tenente generale Hans-Werner Wiermann, capo della cellula della Nato per la protezione delle infrastrutture sottomarine. Il rilevamento in tempo reale "invia un segnale deterrente al nemico, sia esso la Russia o qualcun altro", ha affermato Wiermann durante la sua visita all'esercitazione in corso a Troia, a sud di Lisbona. L'intelligenza artificiale, ha precisato il tenente generale, può essere utilizzata per seguire i movimenti delle navi e delle bandiere se attraversano più volte infrastrutture critiche.

Sensori in fibra ottica

L'obiettivo consiste nell'individuare i comportamenti potenzialmente dannosi attorno alle infrastrutture sottomarine nel momento in cui si verificano e condividere tali informazioni con governi e operatori privati. Nel corso delle esercitazioni, gli alleati coinvolti hanno provato a fermare un "attore ostile" che tentava di interrompere le reti di dati e provocare il caos sui mercati finanziari utilizzando una nave commerciale sponsorizzata dallo Stato per rendere la loro attività più difficile da individuare. Sui cavi dell'infrastruttura erano posizionati dei sensori in fibra ottica, che hanno rilevato come la nave del nemico fittizio stesse tentando di schierare un veicolo sottomarino senza equipaggio. Queste informazioni sono state trasmesse alla catena di comando e controllo della Nato. Dopo aver confermato la minaccia, il vertice delle operazioni ha inviato una combinazione di droni aerei, di superficie e sottomarini per intercettare e scortare la nave sospetta.

Attività sospette

Nonostante le responsabilità per il gasdotto Nordstream non siano state ancora accertate negli ultimi mesi si sono verificati vari incidenti che sembrano riconducibili a navi spia russe che operano nei pressi dei sistemi alleati. Questa situazione ha fatto aumentare la preoccupazione dei Paesi membri del trattato atlantico, alla luce delle "avanzate capacità sottomarine" della Russia, che risultano in gran parte intatte rispetto alle forze terrestri di Mosca, che sono invece impantanate nell'invasione dell'Ucraina. Già a maggio la Nato aveva messo in guardia dal rischio che Mosca possa prendere di mira le infrastrutture in Europa e Nord America. L'obiettivo sarebbe quello di colpire le nazioni che supportano finanziariamente e militarmente l'Ucraina.

Capacità sottomarine russe intatte

A disposizione di Mosca, ha affermato Wiermann, ci sono navi da guerra della marina, navi scientifiche nonché pescherecci commerciali. Inoltre il Cremlino disporrebbe di navi portacontainer e petroliere, anche loro utili per tracciare i sistemi sottomarini critici degli alleati dell'organizzazione militare atlantica. Nel corso dell'incontro con la stampa, la Nato ha evidenziato che i cavi dati sottomarini trasportano ogni giorno transazioni finanziarie per un valore di circa 10 trilioni di dollari e circa il 95% del traffico Internet globale. L'estrazione e il trasporto via mare riguarda anche due terzi del petrolio e del gas mondiale. Da qui si comprende il ruolo essenziale del monitoraggio, reso però assai complesso dalle caratteristiche dei cavi, che arrivano ad essere lunghi migliaia di chilometri e profondi centinaia di metri sotto il mare.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Con droni e IA la Nato vuole impedire attacchi sottomarini come quello al Nord Stream

Today è in caricamento