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Venerdì, 26 Aprile 2024
TURCHIA / Turchia

Fethullah Gülen, l'imam più potente del mondo

Intellettuale turco ricchissimo, mistico, editore, imam. Una figura complessa. C'è chi assicura: "Gestisce la rete musulmana più potente al mondo"

Chi è Fethullah Gülen, l'imam turco in esilio volontario in una tenuta di venti ettari in Pennsylvania, negli Stati Uniti, dal 1999?  Ricchissimo, mistico, editore, intellettuale, imam. Una figura complessa, raccontata da ThePostInternazionale.

La sua ‘cemaat’ è una comunità religiosa che nella sola Turchia può contare decine di migliaia di attivisti e una cerchia di simpatizzanti stimata da alcuni tra 4 e 5 milioni di persone. "In un confortevole complesso sulle colline di Büyükçekmece si cela il successo più grande del 71enne imam nato a Erzurum, nella profonda Turchia orientale. In un sistema accademico storicamente centralizzato, nel 1996 quella di Fatih è stata una delle prime università non statali di Istanbul. Una conquista decisiva per sdoganare l’immagine pubblica dell’Islam in un Paese tradizionalmente improntato a un forte laicismo".

Per alcuni è uno spauracchio dell'islamismo internazionale, ma sembrano timori eccessivi. Fethullah Gülen già prima dell’11 settembre 2001 era un simbolo del dialogo interreligioso. Nel 1998 incontrò Giovanni Paolo II per discutere di pace tra i popoli ed è un amico personale del patriarca ortodosso di Costantinopoli Bartolomeo I? La sua influenza è notevole. "Oltre 100 scuole e una decina di università controllate in Turchia, centri di istruzione privati in 110 Paesi – dalla Francia al Sudafrica – e interessi in moltissimi settori, finanza inclusa: Bank Asya per esempio, che offre prodotti senza interessi secondo i dettami dell’Islam. Dal 2005 persino un’associazione imprenditoriale di riferimento, la Tüskon. Ma più di tutto, pesa l’impero mediatico: ‘Zaman’, uno dei quotidiani più stampati in Turchia, la rivista ‘Aksyion’ e l’agenzia di stampa ‘Cihan’. Un sistema dell’informazione integrato in cui non mancano neppure le tv. Alcune stime calcolano il totale degli asset in 25 miliardi di dollari."

Non mancano le ombre. Il maggiore partito di opposizione Chp denuncia come Gülen controllerebbe un gran numero dei ‘Tribunali speciali’ in cui dal 2002 (quando il partito di Erdogan andò al potere a Istanbul) il numero degli imputati è passato da 8 a 68 mila. Le infiltrazioni massicce nelle strutture della polizia sono state dimostrate. Nel 2008 Foreign Policy l'ha decretato l’intellettuale più influente al mondo. Nilufer Göle, sociologa della École des hautes études en sciences sociales di Parigi, crede che "quella di Fethullah Gülen sia la rete musulmana più potente del mondo". Fethullah Gülen in Turchia non ci ritorna per  "evitare di danneggiare gli sviluppi positivi della Turchia", assicura. Nemmeno la morte del fratello a ottobre ha cambiato i suoi piani. L'esilio autoimposto negli Usa continua, ma la sua influenza è sempre più grande.
 

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