Filippine, allarme inondazioni, 73 morti e 300mila sfollati. Le immagini dell'alluvione
Le due settimane di pioggia hanno colpito due milioni di persone. Ma per gli esperti la tragedia si poteva evitare
E' di 73 morti e 300mila sfollati il bilancio delle inondazioni che stanno mettendo in ginocchio le Filippine. Negli ultimi due giorni sul Paese si è abbattuta una quantità di pioggia pari a quella di un mese, e la capitale Manila è inondata all'80%.
Le piogge torrenziali delle ultime settimane sembrano oggi aver concesso una tregua alla popolazione, ma le precipitazioni potrebbero ricominciare.
“Ci vorranno giorni per mettere a posto la situazione, a condizione però che le precipitazioni smettano ora. Se continuerà a piovere, nessuno può dire quanto tempo ci vorrà” ha spiegato ad Euronews Benito Ramos, a capo della Protezione Civile filippina.
Le autorità sono ora impegnate a fornire cibo, medicine e acqua potabile alle persone colpite dalle inondazioni.
Secondo gli esperti questa tragedia si poteva evitare. Oltre alle forti piogge, il disastro sarebbe anche stato causato dall'incuria dei luoghi pubblici, unita ai problemi di drenaggio e alla presenza di baraccopoli. Già all'indomani dell'inondazione del 2009, che provocò circa 460 morti, alcuni esperti avevano raccomandato di trasferire in un luogo più sicuro quei 2,7 milioni di persone che vivevano nelle bidonville della capitale, vicino a fiumi, laghi e corsi d'acqua.
