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Venerdì, 26 Aprile 2024
Intervento pericoloso

Granata inesplosa tolta dal petto di un soldato ucraino

L'operazione chirurgica unica nel suo genere effettuata su un soldato di Kiev. Il racconto della vice ministra della Difesa ucraina, Hanna Maliar: "L'ordigno era rimasto intatto nel suo torace, poteva esplodere in qualsiasi momento"

Dopo un complesso intervento chirurgico, un'equipe di medici ucraini è riuscita ad estrarre dal petto di un soldato una granata inesplosa. Un'operazione unica nel suo genere, come sottolineato dalla vice ministra della Difesa ucraina, Hanna Maliar. L'esplosivo era rimasto intatto nel torace del soldato, come mostrano le immagini postate sui social dall'alto funzionario di Kiev: "I medici militari hanno condotto un'operazione per rimuovere una granata VOG, che non si è rotta, dal corpo del soldato".

La vice ministra ha postato l'immagine di una radiografia in cui si vede l'ordigno all'interno del corpo del soldato e una foto di un chirurgo che osserva la granata dopo l'intervento. "Non tutte le ferite nella zona del cuore sono mortali": ha scritto Hanna Maliar su Facebook, definendo l'intera vicenda "uno shock". 

L'operazione è stata eseguita senza utilizzare l'elettrocoagulazione (un metodo per controllare le emorragie durante gli interventi chirurgici) perché "la granata poteva esplodere in qualsiasi momento", ha sottolineato Maliar aggiungendo che due genieri erano presenti durante l'intervento per assicurati che fosse condotto in sicurezza. Una squadra di genieri ha in seguito neutralizzato l'ordigno, ha detto il consigliere ministeriale per gli affari interni dell'Ucraina, Anton Gerashchenko, definendo l'intervento come uno di quelli che "entreranno nei libri di testo di medicina".  La parte inesplosa della granata si trovava sotto il cuore del militare ferito, ha precisato Gerashchenko.

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