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Venerdì, 26 Aprile 2024
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Greenpeace, Nobel per la Pace scrivono a Putin: "Accuse eccessive"

L'associazione ambientalista annuncia che continuerà le sue azioni di protesta contro le estrazioni petrolifere nei fondali dell'Artico

I premi Nobel per la Pace chiedono a Vladimir Putin di far cadere le "esagerate accuse di pirateria" contro i 30 attivisti di Greenpeace arrestati a fine settembre durante una protesta contro le trivellazioni di Gazprom nell'Artico. "Le scriviamo per chiedere di fare tutto il possibile affinchè decadano le eccessive accuse di pirateria contro i 28 militanti di Greenpaece e un fotografo e un video-operatore freelance, e di assicurare che qualsiasi accusa presentata nei loro confronti sia in linea con il diritto internazionale e della Federazione russa", scrivono otto laureati del prestigioso premio in una lettera al capo del Cremlino, tra questi anche il vescovo sudafricano Desmond Tutu e l'ex presidente di Timor Est Ramos Horta. I firmatari si dicono "fiduciosi" che Putin condivida il loro "desiderio che venga rispettata una protesta non violenta" come quella inscenata dagli ecologisti di 18 Paesi a bordo del rompighiaccio Arctic Sunrise.

I Nobel per la Pace si associano anche ai timori alla base della campagna anti-trivellazioni nell'Artico di Greenpeace: avrebbe "un impatto catastrofico" sulle comunità locali, affermano.

Il presidente russo ha già detto che i militanti finiti in prigione in attesa di processo "certamente non sono pirati", facendo presagire una modifica delle accuse. Ma il Comitato d'inchiesta la settimana scorsa ha annunciato sviluppi nell'inchiesta, dicendo che a bordo della Arctic Sunrise sono state trovate "sostanze stupefacenti", accusa prontamente respinta al mittente da Greenpeace.

IL VIDEO DELL'AZIONE DI GREENPEACE CONTRO LA PIATTAFORMA GAZPROM

GREENPEACE NON SI FERMA E ANNUNCIA NUOVE AZIONI DI PROTESTA

Greenpeace continuerà le sue azioni di protesta contro le estrazioni petrolifere nei fondali dell'Artico, nonostante gli arresti dei 30 membri dell'equipaggio della rompighiaccio Arctic Sunrise. "Il programma artico proseguirà indipendentemente da ciò che accade nei tribunali della regione di Murmansk" ha detto la coordinatrice del programma Yevgenia Belyakova ai giornalisti. "Insisteremo sulla sospensione dei progetti sul fondale artico, la ripulitura delle fughe di petrolio dai pozzi, e la responsabilità delle compagnie per quel che stanno facendo" ha aggiunto.

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