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Sabato, 27 Aprile 2024
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L'Iran impicca quattro persone: "Sono sabotatori al soldo di Israele"

Tre uomini e una donna giustiziati dopo che erano stati condannati per spionaggio a favore del Mossad. Teheran accusa Tel Aviv di effettuare attacchi contro strutture legate al suo programma nucleare

Quattro uomini e una donna sono stati giustiziati in Iran con l'accusa di essere "sabotatori" ingaggiati dal Mossad, il servizio segreto di Israele. Le impiccagioni sono avvenute su ordine della magistratura. Appena due settimane fa un altro uomo era stato condannato a morte per motivi analoghi. Sullo sfondo della vicenda c'è sempre la guerra a distanza tra i due Paesi del Medio Oriente, che continuano a scambiarsi reciproche accuse di spionaggio. 

Accusati di collaborare col "regime sionista"

"Quattro membri di un gruppo di sabotaggio legato al regime sionista sono stati impiccati questa mattina" nella provincia nordoccidentale  iraniana  dell'Azerbaigian occidentale, ha riferito Mizan, l'agenzia di stampa legata alla magistratura iraniana. L'agenzia di stampa semi-ufficiale Tasnim ha identificato i quattro giustiziati: gli uomini sono Vafa Hanareh, Aram Omari e Rahman Parhazo. Insieme a loro è stata uccisa anche una donna, Nasim Namazi. Erano i principali detenuti in un caso che coinvolgeva 10 imputati, ha aggiunto l'agenzia, ma non è chiaro se anche il resto degli indagati  affronterà l'esecuzione. La condanna a morte dei quattro è avvenuta in base all'accusa di "moharebeh", ovvero di aver intrapreso una guerra contro Dio, e di "corruzione" a causa della loro "collaborazione con il regime sionista". Il 16 dicembre un uomo, anch'egli ritenuto colpevole di aver lavorato per il Mossad, era stato giustiziato nella provincia sud-orientale del Sistan-Baluchistan. In quel caso la magistratura non aveva identificato l'uomo ma si era limitata a dire che era stato condannato per "cooperazione di intelligence e spionaggio a vantaggio del regime sionista ostile". Nel dicembre 2022, la repubblica islamica aveva impiccato altre quattro persone giudicate colpevoli di collaborazione con i servizi di intelligence israeliani. Secondo gruppi per i diritti umani tra cui Amnesty International, dopo la Cina, l'Iran è la nazione che condanna a morte più persone all'anno. Le condanne avvengono anche contro omosessuali e persone che protestano contro il regime. Rischia una condanna a morte anche un diplomatico svedese che lavora per la delegazione dell'Unione europea a Teheran, anch'egli accusato di spionaggio a favore di Israele.

Video con confessione

Il gruppo dei giustiziati, hanno ritenuto i giudici, "ha commesso ampie azioni contro la sicurezza del Paese sotto la guida del Mossad". L'agenzia di stampa ufficiale Irna ha pubblicato un video di quasi otto minuti di lunghezza, che mostrava gli uomini che confessavano la loro presunta collaborazione con un ufficiale del Mossad nella vicina Turchia, che usava due nomi, Tony e Arash. Nel video, secondo quanto riferisce Reuters, i quattro hanno detto che la loro missione ha comportato rapimenti, minacce e incendi di veicoli e case. L'intelligence iraniana ha messo il gruppo sotto stretta sorveglianza per almeno quattro mesi, dal gennaio 2022 fino al loro arresto a maggio dello scorso anno, quando sono stati "trasferiti da un Paese vicino" all'Iran. "Ci stavano addestrando per incarichi più grandi", ha detto un giovane non identificato con una camicia a righe blu nella clip. Al momento degli arresti i media iraniani avevano detto che le dieci persone indagate, che comunicavano tramite videochiamate con gli ufficiali del Mossad, "hanno dato fuoco alle auto e alle case di persone affiliate all'apparato di sicurezza e hanno ricevuto denaro per aver scattato foto che hanno inviato agli agenti del Mossad".

Programma nucleare sotto attacco

L'Iran e Israele conducono da anni una sorta di "guerra ombra", con scambi di accuse reciproche in relazione a sabotaggi, azioni di spionaggio e sovvenzioni a gruppi terroristici (incluso il gruppo palestinese Hamas), che sono andate intensificandosi negli ultimi due anni. L'Iran ha accusato Israele di aver effettuato diversi attacchi contro strutture legate al suo programma nucleare e di aver ucciso i suoi scienziati nucleari negli ultimi anni. Israele non ha né negato né confermato le accuse. A luglio, il ministero dell'intelligence iraniana ha dichiarato di aver arrestato una rete di agenti che lavoravano per Israele prima che potessero effettuare sabotaggi in luoghi sensibili. Ad agosto di quest'anno Teheran ha accusato Israele di essere dietro "uno dei più grandi complotti di sabotaggio" contro la sua industria della difesa e la produzione di missili. Nel gennaio dello scorso anno Israele aveva dichiarato di aver sgominato una rete di spionaggio iraniana che reclutava donne israeliane tramite la piattaforma di social media Facebook per fotografare siti sensibili. Nell'aprile del 2021 Teheran ha qualificato come un atto di "terrorismo nucleare" l'interruzione dell'energia elettrica nel suo impianto di arricchimento dell'uranio di Natanz, nel deserto nella provincia centrale di Isfahan, lasciando intendere la responsabilità di Israele dietro l'attacco. 

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