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Sabato, 27 Aprile 2024
Pena capitale / Stati Uniti d'America

Kenneth Smith è il primo uomo giustiziato con l'azoto

Eseguita la pena capitale in Alabama, dove era rinchiuso nel braccio della morte per un omicidio commesso negli anni '80. Era già sopravvissuto a un'iniezione letale. Il medico: "Usare questo gas significa trattare l'uomo come un tarlo"

Giustiziato con l'inalazione dell'azoto. È morto così in Alabama alle 20.25 ora locale, le 3.25 di oggi 26 gennaio in Italia, Kenneth Smith. Era rinchiuso dal 1996 nel braccio della morte ed è il primo condannato negli Stati Uniti - e nel mondo, secondo la denuncia de Death Penalty Information Center - a essere giustiziato con azoto.

Le ultime parole di Kenneth Smith: "Vi amo tutti"

Kenneth Smith, prima di indossare la maschera e respirare l'azoto, ha pronunciato alcune parole: "Stasera l'Alabama fa compiere all'umanità un passo indietro. Me ne vado con amore, pace e luce, vi amo. Grazie per avermi sostenuto, vi amo tutti". Smith ha poi fatto il segno del cuore con la mano sinistra, mentre la guardia gli ha letto l'ordine d'esecuzione. Lui ha continuato a fare gesti con la mano e dedicato alla famiglia, che stava oltre al vetro, segni d'amore. Le tende sono state chiuse alle 20,15. Dieci minuti dopo Smith è stato dichiarato morto. Oltre a familiari e amici di Smith, erano presenti anche cinque giornalisti.

La procedura, inizialmente prevista alle 18 ora locale, è slittata di oltre un'ora in attesa dell'ultimo pronunciamento della Corte Suprema, a cui era stato presentato un ennesimo appello per fermare la condanna. La Corte ha respinto la richiesta. Nei giorni scorsi Smith ha ricevuto nove visite e parlato al telefono con la moglie in entrambi i giorni. Mercoledì ha rifiutato la colazione e non ha mangiato a pranzo, limitandosi a consumare parzialmente la cena. Giovedì ha accettato la colazione e l'ultimo pasto, a base di bistecca, patatine fritte e uova. Poi l'esecuzione. 

Smith è stato giustiziato due volte

Smith era stato condannato a morte nel 1989 per un omicidio su commissione dell'anno prima. Smith aveva poco più di 20 anni e con un complice ha ucciso a coltellate una donna di 45 anni, Elizabeth Sennett, moglie di un predicatore. Per quel delitto Smith aveva intascato circa mille dollari. Il mandante, un pastore della Chiesa di Cristo, si era suicidato una settimana dopo. Processato un anno dopo, i giurati lo avevano condannato all'ergastolo, ma il giudice aveva commutato la pena in condanna a morte. 

In realtà Smith era stato sottoposto all'iniezione letale il 17 novembre del 2022 ma era sopravvissuto, in mezzo a dolori atroci, perché gli addetti all'esecuzione non erano riusciti a trovare la vena giusta per portare a termine il compito. Da allora Smith ha mostrato segni legati al trauma per l'esperienza vissuta: insonnia, angoscia e depressione. Organizzazioni di attivisti per i diritti civili hanno chiesto di fermare la seconda esecuzione, definita "brutale", ma tutti i ricorsi sono stati respinti.  

Kenneth Smith AP Photo Kim Chandler LaPresse

"Usare l'azoto è trattare un uomo come un tarlo"

Lo Stato dell'Alabama ha definito l'uso di azoto puro "il metodo meno doloroso e più umano". L'ufficio del governatore ha confermato la morte ma non è stato specificato se Smith ha sofferto.

"Usare l'azoto per una esecuzione capitale è trattare un uomo come un tarlo perché è lo stesso procedimento che si usa per eliminare il parassita dai mobili di legno quando viene deprivato dell'ossigeno. Personalmente non la reputo una scelta corretta, non siamo insetti", dice all'Adnkronos Salute Antonio Sapone, specialista in Medicina legale di Roma. Ma cosa c'è dietro la scelta di questo metodo? È più efficace rispetto ad altri o c'è una questione economica? "È efficace - risponde il medico legale - l'azoto non è tossico ma depriva il cervello, un organo molto più sensibile di altri, dell'ossigeno. Così si arresta velocemente il metabolismo dell'organo e sopraggiunge il decesso".

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