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Venerdì, 26 Aprile 2024
NORVEGIA / Norvegia

Norvegia, un anno fa le stragi di Oslo e Utoya. Il premier: "Il killer ha fallito"

Migliaia di persone sono scese in strada per commemorare le 77 vittime. Tra queste anche Bruce Springsteen, che ieri sera si è esibito nella capitale

La Norvegia ha commemorato ieri le 77 vittime uccise da Anders Behring Breivik, l'assassino di estrema destra che un anno fa, per salvare il suo paese dalla minaccia del “multiculturalismo”,  prima piazzò una bomba nel palazzo del Governo e poi, armato fino ai denti, si diresse nell'isola di Utoya, dove si trovavano 600 ragazzi del Partito laburista.

“Il killer ha fallito. Il popolo ha vinto”. Con queste parole il primo ministro norvegese Jens Stoltenberg ha voluto commemorare le vittime. “Quella bomba e quei proiettili volevano cambiare la Norvegia. I norvegesi hanno risposto abbracciando i propri valori”, ha continuato il premier, come riporta la Bbc.

“Penso che molte persone ritengano ingenuo aggrapparsi in questo momento a valori di apertura, ma io credo che sia molto più ingenuo pensare che uno stato di polizia o regole più restrittive possano portare ad una società più sicura”, ha spiegato Vegard Groeslie Wennesland, uno dei giovani attivisti sopravvissuti all'attacco di Utoya.

La deposizione di una corona di fiori nel luogo in cui è esplosa la bomba ha dato inizio alla giornata di commemorazione. Successivamente c'è stata una messa nella cattedrale di Oslo, alla quale hanno partecipato le autorità e i membri della famiglia reale. La cerimonia si è poi spostata nell'isola di Utoya, sulla quale un anno fa persero la vita 69 ragazzi. La giornata si è poi conclusa con un enorme concerto nella piazza principale della capitale, durante il quale ha anche suonato Bruce Springsteen. Il boss ha infatti voluto dedicare al popolo norvegese la canzone "We shall overcome" ("Trionferemo").

GUARDA IL VIDEO DEL BOSS PER I RAGAZZI DI UTOYA

Quello del 22 luglio del 2011 è stato l'attacco più cruento lanciato contro il popolo norvegese dai tempi della Seconda guerra mondiale. Tra circa un mese i giudici dovranno decidere della sorte di Breivik, l'estremista di destra reo confesso che ha ucciso 77 persone. L'uomo non si è mai mostrato pentito delle proprie azioni. Se verrà giudicato sano di mente, come lui vorrebbe, sconterà 21 anni in prigione, la pena massima prevista dalle leggi norvegesi. In caso contrario, potrebbe passare la vita in un istituto psichiatrico. 

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