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Venerdì, 26 Aprile 2024
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Omicidio di Jo Cox, il killer è un neonazista: "Mentalmente disturbato"

Thomas Mair, il killer della parlamentare filoeuropeista, è stato un "devoto sostenitore" di un gruppo neonazista con sede negli Stati Uniti. Il movente dell'omicidio non è ancora chiaro, ma secondo i media l'assassino avrebbe urlato "Britain first"

La Gran Bretagna è sotto shock per l'omicidio della deputata laburista Jo Cox. Il sospetto killer della parlamentare filoeuropeista  è stato un "devoto sostenitore" di un gruppo neonazista con sede negli Stati Uniti. Lo ha indicato un'organizzazione per la tutela dei diritti civici.

Secondo il Southern Poverty Law Centre, Thomas Mair - che ha sparato e accoltellato la deputata - ha un "lungo passato con il nazionalismo bianco". In base agli archivi ottenuti dal Southern Poverty Law Centre, Mair è stato un "devoto sostenitore dell'Alleanza nazionale, che per decine di anni è stata l'organizzazione neonazista più importante degli Stati Uniti", ha rivelato sul suo sito internet il gruppo.

Jo Cox, le prime pagine dei giornali inglesi

Mair avrebbe speso oltre 550 euro in opere dell'Alleanza nazionale, gruppo che teorizza la creazione di una nazione popolata esclusivamente da bianchi e lo smantellamento del popolo ebraico. Inoltre Mair viene indicato come supporter in una pubblicazione on-line dello Springbok Club, un’organizzazione che propaganda l’apartheid.

Jo Cox, 41 anni, è stata uccisa ieri nel primo pomeriggio a Birstall, nord dell'Inghilterra. Poco dopo, la polizia ha arrestato il sospetto killer, un uomo di 52 anni, descritto dai vicini come un solitario e identificato dai media come Thomas Mair.

Il movente dell'omicidio non è ancora chiaro, ma secondo i media l'assassino avrebbe urlato "Britain first" - Prima la Gran Bretagna - alla parlamentare che non aveva mai smesso di elogiare la diversità e aveva sposato la causa dei rifugiati siriani. Secondo suo fratello, Scott Mair, l'uomo ha sofferto di disturbi mentali ed è stato in terapia.

MAIL DI MINACCE - Jo Cox aveva ricevuto una raffica di mail di minacce negli ultimi tre mesi e la polizia stava considerando la possibilità di aumentare la sua sicurezza. Lo rivela il Times. La polizia locale aveva considerato di incrementare il livello di sicurezza sia alla sua circoscrizione elettorale a Birstall sia alla sua abitazione su una chiatta sul Tamigi, dove viveva con la famiglia.

Una fonte ha rivelato che Cox non aveva fatto caso "ai messaggi minacciosi fino a quando 'la frequenza e il numero non sono aumentati'". Secondo il Times, però, non ci sarebbero collegamenti diretti tra le mail e l'attacco avvenuto ieri.

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