Parigi, rischio attentati con armi chimiche: "L'Isis non ha limiti"
Il ministro Manuel Valls lancia il monito davanti all'Assemblea nazionale: "Siamo in guerra e ci sono nuovi modi per uccidere". In arrivo il pacchetto di misure antiterrorismo da 400 milioni di euro
PARIGI - In Francia esiste il rischio che i terroristi possano utilizzare armi chimiche e batteriologiche. È il monito lanciato dal primo ministro Manuel Valls: "Noi siamo in guerra ma non è quella a cui la storia ci ha tragicamente abituato" ha dichiarato di fronte all'Assemblea nazionale, dove è stato esaminato il decreto legge per prorogare di tre mesi lo stato d'emergenza nazionale.
"Questa nuova guerra viene pianificata da un esercito criminale. Ciò che è nuovo è il modo di operare, il modo di colpire, di uccidere. L'immaginazione macabra dei mandanti è senza limiti: fucili d'assalto, decapitazione, bombe umane, armi bianche. Oggi non si può escludere nulla e lo dico con tutte le precauzioni che si impongono. Sappiamo e teniamo bene a mente che può anche esserci il rischio di armi chimiche e batteriologiche" ha aggiunto.
CONTROLLI EUROPEI - Secondo il primo ministro francese è più che mai arrivato il momento di adottare una condivisione dei dati dei passeggeri delle compagnie aeree europee, necessaria per "inquadrare il ritorno in Francia di quanti sono partiti a fare la jihad". Finora sono 966 le persone partite dalla Francia per la Siria o l'Iraq: 142 sono morte, 188 sono ancora lì e 247 sono ripartite. Cifre che il primo ministro francese "danno la dimensione della minaccia": "La sopravvivenza di Schengen è a rischio senza un controllo sistematico delle frontiere esterne dell'Unione europea".
VIDEO - VALLS: "RISCHIO ARMI CHIMICHE"
In tema di antiterrorismo le misure sono pronte a essere implementate anche a livello europeo: "Gli Stati membri si impegnano a effettuare i necessari controlli sistematici e coordinati alle frontiere esterne, anche per i cittadini dell’area di libera circolazione" si legge nella bozza di conclusioni del consiglio Interni straordinario di venerdì, come riportato dall'Ansa.
Anche il presidente francese François Hollande, parlando alla cerimonia per il premio della fondazione Chirac, è intervenuto dicendo: "Non rinunceremo mai a quello che siamo. La Francia porta avanti una guerra senza fare distinzioni perché tutti siamo coinvolti. Tutti siamo uniti. Il nostro paese non deve perdersi per vincere la guerra e risponderà all'odio con la fratellanza, al terrore con la forza del diritto, al fanatismo con la speranza. La Francia risponderà restando la Francia".