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Martedì, 30 Aprile 2024
L'indiscrezione / Israele

Il piano per la liberazione degli ostaggi che potrebbe portare alla fine della guerra a Gaza

La proposta che ha ottenuto l'ok di Hamas prevederebbe tra fasi, al termine delle quali le armi dovrebbero tacere per sempre, ma per Israele alcune delle richieste sono "inaccettabili". Il Qatar prova a mediare

Dopo il via libera di Hamas, Israele e Stati Uniti stanno analizzando il piano per la liberazione degli ostaggi israeliani che si spera possa portare alla fine del conflitto a Gaza. La milizia islamica, con la mediazione di Qatar ed Egitto, ha messo a punto un piano di cessate il fuoco che farebbe tacere le armi nella Striscia per quattro mesi e mezzo, durante i quali tutti gli ostaggi verrebbero liberati, Israele ritirerebbe le sue truppe da Gaza e verrebbe raggiunto un accordo sulla fine della guerra. La roadmap prevede tre fasi di tregua, della durata di 45 giorni ciascuna.

In queste tre fasi i militanti scambierebbero i rimanenti ostaggi israeliani catturati il 7 ottobre con prigionieri palestinesi. Inizierebbe la ricostruzione di Gaza, le forze di Tel Aviv si ritirerebbero completamente e verrebbero scambiati corpi e resti dei caduti da entrambe le parti. Il piano è ancora in via di studio da parte di Israele, che secondo prime indiscrezioni da parte sua sarebbe disponibile a rilasciare dai tremila ai cinquemila detenuti palestinesi. "Siamo intenzionati ad affrontare la questione con uno spirito positivo per fermare l'aggressione contro il nostro popolo palestinese e garantire un cessate il fuoco completo e duraturo, oltre a fornire soccorso, aiuti, alloggi e ricostruzione", ha dichiarato alla Reuters Ezzat El-Reshiq, membro dell'ufficio politico di Hamas. Ma molte delle richieste contenute nel testo sarebbero inaccettabili per Israele sotto ogni punto di vista. Lo ha ribadito al Canale 13 una fonte israeliana secondo cui la questione sul tavolo è ora se rigettare del tutto le richieste o intraprendere negoziati nel tentativo di ammorbidirle.

Come riporta l'agenzia, secondo il documento, durante la prima fase di 45 giorni, tutte le donne israeliane in ostaggio, i maschi sotto i 19 anni, gli anziani e i malati verrebbero rilasciati, in cambio della liberazione di donne e bambini palestinesi dalle carceri israeliane. Israele dovrebbe anche ritirare le truppe dalle aree popolate. L'attuazione della seconda fase non inizierà fino a quando le parti non avranno concluso "colloqui indiretti sui requisiti necessari per porre fine alle operazioni militari reciproche e tornare alla calma totale". Questa seconda fase includerebbe il rilascio dei rimanenti ostaggi maschi e "il ritiro delle forze israeliane fuori dai confini di tutte le aree della Striscia di Gaza". Infine i corpi e le salme verrebbero scambiati durante la terza fase. La tregua aumenterebbe anche il flusso di cibo e altri aiuti ai civili di Gaza, che stanno affrontando la fame e la grave carenza di beni di prima necessità.

Sky News Arabiya riferisce che il Qatar starebbe cercando di ammorbidire le richieste contenute nella controproposta di Hamas per un cessate il fuoco e il ritiro completo delle forze israeliane dalla Striscia di Gaza. Sempre secondo l'emittente, il Qatar avrebbe anche offerto come parte dell'accordo il ritorno degli sfollati palestinesi nelle loro case a Gaza. Rientrerebbe nell'intesa anche la costruzione di nuovi e migliori campi profughi e la ristrutturazione dei servizi idrici e fognari nella Striscia.

La controproposta di Hamas per un cessate il fuoco nella Striscia di Gaza, con un possibile scambio tra ostaggi e detenuti palestinesi nelle carceri di Israele, verrà valutato oggi 7 febbraio dalla leadership israeliana.  Il dibattito in corso riguarda la possibilità di respingere le richieste formulate da Hamas o avviare negoziati nel tentativo di ammorbidirle, ha dichiarato una fonte della rete televisiva. L'élite politica si riunirà per un colloquio con il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu e in quel contesto verrà presa una decisione in merito, ha spiegato il funzionario.

Ieri (6 febbraio) il primo ministro del Qatar ha annunciato che un accordo sarebbe vicino: "Vorrei informare i media che abbiamo ricevuto una risposta da Hamas riguardo al quadro generale dell'accordo sugli ostaggi", aveva detto Sheikh Mohammed bin Abdulrahman Al Thani. "La risposta contiene alcuni commenti, ma in generale è positiva. Tuttavia, data la delicatezza delle circostanze, non affronteremo i dettagli", aveva aggiunto Al Thani, parlando in una conferenza stampa insieme al Segretario di Stato americano Antony Blinken a Doha.

L'accordo proposto era stato elaborato più di una settimana fa dai capi dell'intelligence statunitensi e israeliani durante un incontro con l'Egitto ed il Qatar. Prevede di garantire il rilascio degli ostaggi ancora detenuti dai militanti di Gaza in cambio di una lunga pausa nei combattimenti. In precedenza Hamas aveva però sostenuto che qualsiasi accordo deve portare alla fine definitiva della guerra.

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