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Venerdì, 26 Aprile 2024
opposizione coraggiosa / Afghanistan

Protestano le donne afghane bandite dall'università

L'amministrazione guidata dai talebani aveva già attirato critiche anche da governi di Paesi islamici per non aver aperto le scuole superiori femminili all'inizio dell'anno scolastico a marzo

Irrompono le proteste a Kabul, rarissime nella capitale afghana. Decine di studenti e studentesse hanno protestato contro la decisione dell’Emirato islamico di sospendere l’accesso nelle università pubbliche e private alle ragazze. Una contestazione che irrompe in un clima di tensione e di minacce: i talebani, infatti, brandiscono l'arma delle condanne e degli arresti. 

Secondo quanto riferisce l'emittente "Afghanistan International", circa 50 manifestanti, principalmente donne, si sono riuniti tenendo striscioni e cantando: "L'istruzione è un nostro diritto, le università dovrebbero essere aperte". L'amministrazione guidata dai talebani aveva già attirato critiche anche da governi di Paesi islamici per non aver aperto le scuole superiori femminili all'inizio dell'anno scolastico a marzo, contravvenendo alle promesse fatte alla comunità internazionale dopo il loro insediamento al potere nell'agosto del 2021 a seguito del ritiro delle forze Nato dall'Afghanistan.

Tuttavia i talebani hanno insistito nello scandire la loro versione: le donne sono state bandite dalle università in Afghanistan per "il mancato rispetto delle regole di abbigliamento", ha affermato il ministro dell'Educazione dei talebani, come se volesse rispondere così al coro di condanne, con in testa il G7 secondo cui la discriminazione contro le donne afghane costituisce un possibile "crimine contro l'umanità ai sensi dello Statuto di Roma, di cui l'Afghanistan è uno Stato membro", scrivono in un comunicato congiunto i ministri degli Esteri del Sette Grandi. Ma anche per giustificare gli arresti di almeno cinque donne durante una manifestazione di protesta a Kabul, tra loro tre sono giornaliste stando alla Bbc.

I video postati online mostrano oltre venti donne in hijab in corteo lungo le strade della capitale, con striscioni e slogan. Poi, riferiscono i testimoni, sono scattati gli arresti. 

L'ultima stretta dei talebani con il divieto per le donne di accesso all'università è ricevuta con un sussulto per la conferma, ancora una volta, del clamoroso quanto preoccupante passo indietro dei diritti in Afghanistan tornato sotto la guida dei talebani nel 'ferragosto di sangue' del 2021.

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