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Venerdì, 26 Aprile 2024
TURCHIA

Istanbul, notte di fuoco: i manifestanti perdono piazza Taksim

Dopo l'ennesima notte di scontri, la polizia è riuscita a riconquistare piazza Taksim, luogo simbolo della protesta anti-Erdogan. Già all'alba di mercoledì, però, i manifestanti hanno tentato una nuova occupazione

Piazza Taksim riconquistata dalla polizia. E i camion della nettezza urbana che intervengono per rimuovere detriti e barricate dalla zona, nella speranza di potere fingere che nulla sia successo. Finisce così l'ennesima notte di scontri ad Istanbul. Finisce con i manifestanti costretti ad indietreggiare e ad abbandonare la piazza simbolo della protesta anti-Erdogan.

VIDEO: GLI SCONTRI NELLA NOTTE DI ISTANBUL

E finisce con lo stesso primo ministro turco che annuncia, nuovamente: "Questa vicenda è chiusa. Non mostreremo più alcuna tolleranza". Come se fosse troppo per lui, che guida il Paese da dieci anni senza "problemi", essere sfidato così a viso aperto. E, quindi, Erdogan incassa e risponde, stuzzicando i manifestanti: "Prima delle manifestazioni, il 95% di loro non conosceva nemmeno piazza Taksim".  

I MANIFESTANTI: "ANDIAMO AVANTI PER LA LIBERTA'"

Molti di loro, però, difficilmente dimenticheranno quello che sta succedendo in piazza Taksim. Soprattutto dopo quella che i presenti hanno raccontato come la notte più violenta di scontri.

Proteste anti-Erdogan: continuano gli scontri

Scene ormai diventate solite: tanta gente in piazza al grido di "Resistenza" o "Erdogan dimettiti" e i blindati dei poliziotti che sparano con cannoni ad acqua e con pistole lancia razzi fra la folla per disperderla. Bollettino dell'ennesima notte di scontri: tanti feriti, i medici turchi parlano di un centinaio nella sola notte di ieri, e numerosissimi arresti. 

Istanbul: gli scontri tra i manifestanti e la polizia

I manifestanti, però, sembrano non avere alcuna intenzione di mollare. Già nelle prime ore di mercoledì, nuove persone stanno provando ad occupare Gezi park, nonostante gli "inviti" della polizia a restare lontano dalla zona. Inviti a cui si era aggiunto anche l'avviso del sindaco di Istanbul, Huseyin Avni Mutlu, che aveva chiarito: "Continueremo ininterrottamente con le nostre misure, fino a quando elementi marginali (della protesta) saranno resi inoffensivi".

I PERCHE' DI UNA "RIVOLUZIONE"

Non solo Istanbul, però. Anche Ankara è stata teatro di violenti scontri durante la notte. La polizia ha sparato i "classici" gas lacrimogeni e ha usato cannoni ad acqua per disperdere le migliaia di manifestanti che erano scesi in strada per solidarietà alle proteste di Istanbul, e che hanno lanciato sassi contro gli agenti.

VIDEO CHOC: POLIZIOTTO SPARA A MANIFESTANTE

La repressione è continuata anche all'alba di mercoledì quando gli agenti sono entrati nel Kugulu park dove i dimostranti erano accampati. Li hanno costretti a rimuovere le tende e ad andarsene. Altri tafferugli sono scoppiati fra i poliziotti e quanti non volevano abbandonare il parco. 

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