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Martedì, 30 Aprile 2024
Politica estera / Ucraina

Ucraina-Russia, scontro frontale

Alta tensione in Crimea: secondo le autorità locali il governo di Kiev ha bloccato i finanziamenti alla regione. E prosegue il movimento di mezzi militari lungo le strade che da Sebastopoli portano a nord

KIEV - Tra minacce, proteste e truppe in movimento, continua il braccio di ferro tra Ucraina e Russia per la Crimea. Dopo gli avvertimenti di Gazprom in riferimento a un possibile stop dei rifornimenti di gas, Kiev ha optato per la chiusura dei rubinetti finanziari alla Crimea.

E' il vicepremier locale Rustam Temirgaliyev ad affermare che l'amministrazione centrale ha bloccato il sistema elettronico della sezione crimeana del Tesoro e i conti della penisola. "Siamo pronti ad aprire conti in banche russe, inclusi conti in rubli. La gente non sarà lasciata senza pensioni e stipendi in nessun caso, la situazione è sotto controllo", ha detto Temirgaliyev.

"NON CEDEREMO UN CENTIMETRO" - In occasione del duecentesimo anniversario della nascita del poeta ucraino Taras Shevcenko, il premier Arseni Yatseniuk ha arringato la folla a Kiev, ribadendo la volontà di continuare nella battaglia di emancipazione dagli interessi russi: "E' la nostra terra, non ne cederemo un centimetro. Che la Russia e il suo presidente lo sappiano". Proprio durante un raduno per il bicentenario della nascita di Shevcenko, a Sebastopoli ci sono stati scontri tra manifestanti pro Kiev e manifestanti pro Mosca. Lo ha riferito l'Afp. Un centinaio di uomini armati di bastoni avrebbe attaccato il servizio d'ordine del raduno.

SCONTRI IN UCRAINA | FOTO INFOPHOTO

MOVIMENTI DI TRUPPE - Nelle ultime ore si registra un intenso movimento di mezzi militari, compresi camion per il trasporto truppe, lungo le arterie che da Sebastopoli portano verso nord. I mezzi sono diretti verso Armiansk, lungo il 'confine' con l'Ucraina. Due navi ucraine nel porto di Sebastopoli hanno invece ammainato la bandiera di Kiev. Non si è fatta attendere la risposta del premier della Crimea Serghiei Aksionov: "A Mosca stanno solo aspettando il nostro sì all'adesione alla Federazione russa".

C'è stato un bagno di folla, invece, a Kiev per l'ex oligarca russo Mikhail Khodorkovski, graziato da Putin alla fine del 2013 dopo dieci anni di reclusione. Khodorkovski non ha usato parole tenere verso il Cremlino, reo di aver avellato la repressione della protesta. "Mi hanno raccontato quello che hanno fatto qui le autorità, quello che hanno fatto con l'accordo del potere russo", ha detto in lacrime. 

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