Siria, ambasciatori occidentali dichiarati "persone non grate"

Continuano a peggiorare i rapporti tra Damasco e i paesi occidentali. Oggi il ministro delgi Esteri siriano ha annunciato l'espulsione dei diplomatici e degli ambasciatori provenienti da Stati Uniti, Gran Bretagna, Svizzera, Turchia, Francia, Spagna, Italia, Belgio, Bulgaria e Canada.

"Persone non grate" - “La dichiarazione dei diplomatici occidentali come persone non grate è una risposta all'espulsione degli ambasciatori siriani dai Paesi” si legge in una nota del ministero degli Esteri, riportata dall'agenzia di stampa Adnkronos.

"Continuiamo a credere nel dialogo per risolvere i problemi e le crisi in atto e speriamo che i Paesi che per primi hanno preso questo provvedimento possano porre in essere iniziative per la ripresa dei rapporti diplomatici con il nostro Paese".

La posizione di Mosca e Pechino - Intanto Russia e Cina hanno invitato la comunità internazionale ad appoggiare il piano di pace presentato due mesi fa da Kofi Annan, inviato speciale delle Nazioni Unite.

Il presidente russo Vladimir Putin si trova in questo momento a Pechino per discutere con il suo collega Hu Jintao di questioni economiche e crisi siriana. Il ministro degli Esteri cinese, Liu Weimin, ha dichiarato che i due premier si oppongono “a ogni forma di intervento straniero in Siria e ad ogni forzatura per un cambio di regime”. 

No alla tregua voluta da Annan - Intanto la situazione sta degenerando anche all'interno del Paese. I ribelli siriani hanno infatti dichiarato che non rispetteranno più la tregua imposta dal piano di pace di Annan. 

Secondo il generale Robert Mood, a capo della missione dell'Onu, delle forze esterne starebbero alimentando il conflitto. “Siamo abbastanza sicuri che siano arrivati denaro e armi da altri soggetti, non da villaggi siriani ma dall'esterno” ha specificato Mood, come riporta Euronews. “Questo contribuisce ad incrementare la spirale di violenza”.