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Venerdì, 26 Aprile 2024
SIRIA / Siria

Siria, il monito di Obama: "Pronti ad un intervento militare se Assad userà armi chimiche"

Barack Obama minaccia il presidente siriano Assad: "Non possiamo tollerare una situazione in cui armi chimiche o biologiche siano nelle mani sbagliate". Russia e Cina contrarie ad una violazione del diritto internazionale, e Parigi chiede l'allontanamento di Assad

I combattimenti si susseguono in Siria, ma la lotta per Damasco continua anche al di fuori dei confini del Paese. Il presidente statunitense Barack Obama, impegnato nella campagna elettorale per la rielezione, ha lanciato un messaggio chiaro a Bashar al Assad: l'utilizzo delle armi chimiche segnerebbe l'inizio di un intervento militare esterno

Il monito di Obama - “Siamo stati estremamente chiari col regime di Assad, ma anche con gli altri soggetti in campo: per noi c‘è una linea rossa. Se venissero utilizzate armi chimiche i miei calcoli cambierebbero. Tutta l’equazione cambierebbe” ha commentanto Obama, come riporta Euronews.

Assad aveva minacciato l'uso di armi chimiche solo nel caso di un intervento esterno, negando qualsiasi tipo di impiego contro la popolazione civile. 

VIDEO, OBAMA: "L'USO DELLE ARMI CHIMICHE E' LA NOSTRA LINEA ROSSA"

La reazione russa - Non si è fatta attendere la risposta del ministro degli Esteri russo, Sergei Lavrov, che ha invitato i governi occidentali a non procedere ad azioni unilaterali contro la Siria.

Mosca e Pechino continuano ad opporsi ad un intervento militare nel Paese, concordando invece sulla “necessità di aderire strettamente alle norme del diritto internazionale e ai principi contenuti nella Carta Onu, e di non consentite la loro violazione”, come ha riferito lo stesso Lavrov, citato dall'agenzia Reuters.

Hollande: "Allontanare Assad per trovare una soluzione politica" - Anche il presidente francese François Hollande non ha mancato di ribadire la propria posizione. Secondo l'inquilino dell'Eliseo solo con l'allontanamento di Assad sarà possibile mettere fine alle violenze in Siria. È quanto ha dichiarato nel suo incontro con Lakhdar Brahimi, il nuovo inviato speciale per l'Onu e la Lega Araba, scelto come moderatore dopo le dimissioni di Kofi Annan. “Non ci può essere una soluzione politica senza la dipartita di Bashar al Assad” ha fatto sapere Hollande ricordando, come scrive Le Parisien, “l'impegno francese a favore di una Siria libera, democratica e rispettosa dei diritti delle sue comunità”. 

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