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Venerdì, 26 Aprile 2024
Orrore / Stati Uniti d'America

Uccide l'amica incinta e la sventra col bisturi per rubarle il feto: condannata a morte

Una giuria di sei uomini e sei donne nella contea di Bowie, a circa 150 miglia a est di Dallas, ha deliberato per meno di due ore prima di emettere la sentenza di condanna a morte per Taylor Parker. Il caso sconvolse gli Usa

Una vicenda da film horror, che ha scosso gli Stati Uniti. Una giuria di sei uomini e sei donne nella contea di Bowie, a circa 150 miglia a est di Dallas, ha deliberato per meno di due ore prima di emettere la sentenza di condanna a morte. Taylor Parker, 29 anni, era stata condannata per omicidio il 3 ottobre, per l'orribile uccisione di Reagan Michelle Simmons-Hancock, 21 anni, e di sua figlia neonata a New Boston nell'ottobre 2020. Nei giorni scorsi è stata definita invece nel dettaglio la pena. Taylor Rene Parker uccise l'amica incinta alla 34esima settimana di gravidanza per rubarle il feto. Morirono sia Reagan Michelle Simmons-Hancock sia la nascitura che portava in grembo. Parker diventa una delle sette donne nel braccio della morte del Texas.

I dettagli della vicenda sono raccapriccianti. La giovane, che non poteva avere figli dopo un'isterectomia, aveva detto al suo fidanzato e ad altre persone di essere incinta, e per rendere credibile la messa in scena indossava una pancia finta in silicone. Un piano elaborato per impedire al suo ragazzo di lasciarla, secondo i pubblici ministeri. Postava anche false notizie sulla sua gravidanza online. Aveva persino organizzato una festa per rivelare il sesso del bambino e il 9 ottobre 2020 aveva detto che si sarebbe recata in un ospedale di Idabel, in Oklahoma, per effettuare la pre-registrazione per l'induzione del travaglio. 

Quel giorno la polizia di New Boston ha trovato la Simmons, che hanno appreso essere incinta di 34 settimane, con un grosso taglio lungo l'addome e il feto non più nel grembo. Gli agenti hanno fermato un'auto quella mattina e hanno trovato la Parker che teneva una neonata in grembo come se fosse sua. "Il cordone ombelicale era collegato al neonato, che sembrava uscire dai pantaloni della donna come se avesse appena partorito" riferirono i soccorritori. 

In ospedale si accertò che Parker non aveva partorito. La donna ha poi ammesso di aver avuto una lite con la vittima e di aver rapito il feto dal corpo della vittima. Per ucciderla ha colpito il cranio di Simmons-Hancock con un martello e l'ha pugnalata più di 100 volte a casa sua, prima di rimuovere il feto dal suo grembo con un bisturi. Le autorità hanno stabilito che la Parker ha causato la morte della Simmons e del feto "a causa dell'incapacità di fornire le cure necessarie al bambino". Al processo diversi professionisti medici hanno testimoniato che la bambina molto probabilmente aveva battito cardiaco quando è "nata" nel più orribile dei modi, per morire però poco più tardi. 

La madre di Simmons-Hancock, Jessica Brooks, ha definito Parker un "demone malvagio".

Taylor Rene Parker

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