Usa, il ritorno di al Qaeda ... sul web

E' ricomparsa al Qaeda, ma questa volta soltanto su Internet. Si tratta di Inspire, la rivista web in lingua inglese dell'organizzazione terroristica, che rivendica con orgoglio di essere "il peggior incubo degli Stati Uniti". Pubblicata per la prima volta nel luglio del 2010, i militanti di al Qaeda hanno fatto uscire i numeri 8 e 9, nonostante la morte del fondatore della rivista, lo yemenita Anwar al Awlaki, ucciso da un drone americano, come ricorda il Washington Post.

"Inspire è e sarà uno strumento efficace, a prescindere dalla sua guida" si legge infatti nell'editoriale, come scrive Al Arabiya. I due numeri sono dedicati proprio ad al Awlaki e ad un altro martire, Samir Khan, anche lui ucciso dai droni statunitensi e a cui è dedicato l'articolo "Samir Khan: il volto della gioia".

La rivista, oltre a fare proselitismo e a propagandare la causa di Al Qaeda, vuole inoltre dare dei suggerimenti pratici. Si trovano infatti dei consigli su come costruire una bomba termica da usare preferibilmente nello stato boscoso del Montana. Nell'ottavo numero è proprio il defunto al Awlaki a rivolgersi ai lettori, in un articolo dal titolo "Colpire le popolazioni che sono in Guerra con i musulmani", affermando che "l'uso di armi chimiche e biologiche contro i centri abitati è cosentito e fortemente raccomandato per il grande impatto che ha sul nemico", consigliando poi di usare questi armamenti contro Gran Bretagna, Stati Uniti e Francia.

Non si è fatta attendere la risposta statunitense. L'ItelCenter ha infatti dichiarato che "anche se al Awlaki non è più in vita, la sua capacità di ispirare attacchi continuerà attraverso questi articoli e comunicati".