rotate-mobile
Lunedì, 29 Aprile 2024
L'intervista

Il PD boccia la Manovra: "Debolissima e del tutto inadeguata"

Misiani: "Una maxi ipoteca sul futuro. Una rigida austerità sui servizi essenziali e poco o nulla per rilanciare la crescita"

Una bocciatura senza appello. Questa, come prevedibile, la linea del Partito Democratico sul disegno di legge di bilancio approvato stamane dal Consiglio dei Ministri. A parlare è il è responsabile Economia e Finanze, Imprese e Infrastrutture del partito, Antonio Misiani.

"È una manovra debolissima - spiega a today.it - del tutto inadeguata a fronteggiare una situazione economica e sociale in rapido peggioramento. Le due misure principali, ovvero la proroga del taglio del cuneo fiscale e la riforma Irpef, sono finanziate prevalentemente a deficit e solo per un anno. Una maxi ipoteca sul futuro, altro che manovra prudente e realista. Per il resto, una rigida austerità sui servizi essenziali e poco o nulla per rilanciare la crescita".

Non pensate che taglio del cuneo e intervento sulle aliquote Irpef possano mitigare gli effetti del carovita?

"Sul carovita, tanti proclami ma nessuna strategia efficace. Il taglio del cuneo conferma quello del 2023: per i dipendenti, le buste paghe nette non cambieranno di un euro. Quanto all’Irpef, l’intervento è impercettibile per i redditi fini a 15 mila euro e poca cosa anche per quelli fino a 50 mila. In due anni abbiamo avuto 16 punti di inflazione con retribuzioni cresciute del 4 per cento. Non saranno certo un paio di punti di Irpef in meno a cambiare questa situazione. Sono del tutto insufficienti anche le risorse destinate al contratto del pubblico impiego, all’istruzione e al trasporto pubblico. Non c’è nulla sulle politiche per la casa. C’è, al contrario, un rifiuto ideologico verso il salario minimo, che potrebbe migliorare la condizione di tre milioni di lavoratori e lavoratrici senza oneri per lo Stato".

Però ci sono delle misure a sostegno delle famiglie.

"Tutto quello che aiuta le famiglie con figli va bene. Detto questo, noi avevamo chiesto di potenziare l’assegno unico, reinvestendo lì le risorse non utilizzate. Il Governo mi sembra abbia scelto un’altra direzione, privilegiando in qualche caso l’effetto annuncio sulla sostanza".

La premier ha annunciato tre miliardi sulla sanità. Basteranno?

"I 3 miliardi stanziati dalla legge di bilancio sono meno di quello che avevano chiesto il Ministro della Salute e le Regioni, che in larga maggioranza sono governate dalla destra. E sono molto meno, soprattutto, di quello che sarebbe servito a mantenere al livello del 2023 il rapporto tra la spesa sanitaria pubblica e il PIL. Di conseguenza, nel 2024 torneremo al livello pre Covid, allontanandoci ulteriormente dal resto d’Europa".

Continua a leggere su Today.it...

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Il PD boccia la Manovra: "Debolissima e del tutto inadeguata"

Today è in caricamento