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Venerdì, 26 Aprile 2024
Politica

E ora Chiara Appendino vuole la testa di Profumo: "Dovrebbe dimettersi"

La neo-sindaca di Torino ha invocato, di fatto, le dimissioni di Francesco Profumo, presidente della Compagnia di San Paolo: "Chi si è aumentato lo stipendio dovrebbe fare un passo indietro"

Nel suo primo discorso da sindaco di Torino, Chiara Appendino ha invocato, di fatto, le dimissioni di Francesco Profumo, presidente della Compagnia di San Paolo, prima azionista di Intesa San Paolo, che ha fatto approvare un provvedimento che crea un tesoretto da 400mila euro riservato alle spese della compagnia, e quindi anche all'emolumento dei vertici, e ha promesso una gestione della Casa comunale, improntata sulla massima trasparenza. "Credo che chi ha fatto scelte che non condivido, come aumentarsi lo stipendio, dovrebbe fare un passo indietro", ha detto la Appendino. 

Lapidaria la risposta a chi le chiedeva se è pronta a dialogare anche con il presidente della Fca, John Elkann, che ha detto di augurarsi che "continui la tradizione di buongoverno della città".

"Il sindaco deve sedersi al tavolo con tutti i soggetti che operano sul territorio - ha detto - lo farò con chiunque rivesta un ruolo in questa città e farò in modo che i torinesi ne possano beneficiare". 

Incontrando i giornalisti nella prima conferenza stampa dopo la conquista della poltrona di primo cittadino, il neo sindaco ha commentato così il voto delle amministrative: "Non credo che sia un voto di protesta ma un voto di persone che non si sono sentite parte di questa amministrazione e di questa città. La capacità di ascoltare e cogliere delle esigenze credo che sia una importante dote di un sindaco. Credo che l'errore sia stato quello e noi ripartiamo proprio di lì: dall'ascolto". 

UNA GIUNTA AL MESE SU FACEBOOK - "Faremo almeno una volta al mese una giunta su Facebook dove i cittadini potranno fare le domande, perché crediamo che il rapporto debba essere sempre più diretto tra chi amministra e chi vive la città - ha concluso Appendino - allora la grande sfida è anche riunire la città affinché i cittadini si sentano parte di questa amministrazione. Io sono pronta, noi siamo pronti e ci aspettano 5 anni che erano un sogno fino a quelche giorno fa, oggi potrebbero essere realtà, anzi sono realtà perché siamo qui al lavoro".

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