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Sabato, 27 Aprile 2024
Politica

Camusso contro Monti: "Il governo attacca i lavoratori"

"Delusa e arrabbiata", il segretario della Cgil parla della spending review: "Così sprofondiamo, pronti allo sciopero"

E' duro, anzi durissimo il commento del segretario della Cgil Susanna Camusso sul piano del governo sulla spending review, dopo l'incontro di ieri a Palazzo Chigi. E i sindacati, sul piede di guerra, ribadiscono ancora una volta di essere pronti allo sciopero generale. "Vedremo quale sarà il decreto che il governo approverà - ha dichiarato Camusso in un'intervista a Repubblica - ma se saranno confermate le cose che ci hanno detto a Palazzo Chigi sarà inevitabile che si passi dalla mobilitazione allo sciopero".

Camusso si è detta "delusa e arrabbiata" dopo il vertice con il governo, sia per il fatto che da parte del governo ci sia stata "un'informativa reticente e criptica" e "senza alcun confronto", sia perché "c'è una progressiva riduzione del ruolo delle parti sociali". "Da mesi - ha spiegato il leader Cgil - inseguiamo i problemi che via via vengono creati dal governo. Alla prova dei fatti questo metodo è fallimentare". Quanto alla ridefinizione delle cosiddette piante organiche degli uffici pubblici, Camusso ha commentato: "Questi non sono altro che tagli lineari, non hanno niente a che vedere con una spesa pubblica più efficiente e di maggiore qualità. Ma si può tagliare allo stesso modo di dipendenti del ministero dell'Economia, i vigili del fuoco, gli infermieri di un ospedale o i poliziotti?", si è domandata.

Camusso, che contesta al premier Mario Monti la sola logica del rigore, ha osservato: "Ecco, nelle politiche nazionali non ritrovo la stessa fermezza con cui Monti, grazie soprattutto all'arrivo di Hollande in Francia, ha contrastato le misure di austerity senza crescita. Questa, piuttosto, mi pare una contraddizione".

Il leader della Cgil condivide comunque la necessità di ridurre i costi della pubblica amministrazione e suggerisce di tagliare "tutte le consulenze, per esempio. Valgono 1,5 miliardi. Si possono dichiarare esuberi e poi rivolgersi ai consulenti?". E ancora: "Abolire le società controllate al 100% dagli enti locali e che non forniscono servizi ai cittadini. Sono solo poltrone in meno per la politica".

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