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Venerdì, 26 Aprile 2024
Un caso senza precedenti

Caos seggi: cos'è successo a Palermo

Decine le sezioni rimaste chiuse questa mattina per improvvise rinunce dei presidenti e anche di alcuni scrutatori. Orlando: "Comportamento irresponsabile di alcune persone: saranno denunciate"

Caos seggi a Palermo, dove è in corso il voto per le elezioni amministrative e per il referendum sulla giustizia. È stata una mattinata di ritardi nelle operazioni, con decine di sezioni rimaste chiuse per improvvise rinunce dei presidenti di seggio (ma anche di parecchi scrutatori), che hanno dato forfait senza giustificazioni. Il risultato è che stamattina non tutte le sezioni sono state aperte per dare la possibilità agli elettori di votare. Anzi, in molti sono stati rispediti a casa. E dal Comune è scattata una denuncia in Procura contro i presidenti che non si sono presentati nelle scuole.

Il Comune è corso ai ripari cercando anche tra i suoi funzionari persone disponibili a ricoprire le funzioni di presidente di seggio. "Abbiamo lavorato intensamente tutta la notte e stiamo procedendo con la notifica di nomina di presidente di sezione ad alcuni titolari di posizioni organizzative del Comune di Palermo per colmare i vuoti che si sono determinati nei vari seggi", ha detto Alessandra Autore, dirigente responsabile dell’ufficio elettorale del Comune.

Caos elezioni a Palermo: la diretta

Alla fine l'indirizzo rivolto dal ministero dell'Interno è quello di procedere con l'accorpamento delle sezioni non costituite con quelle operanti. "Presto - sottolineano fonti del Viminale citate dall'AdnKronos - le operazioni di voto saranno regolari in tutte le 600 sezioni cittadine". Di fatto però molti cittadini sono stati rispediti a casa senza poter esprimere la propria preferenza. 

Un caos senza precedenti. E ovviamente divampano le polemiche. La Lega si appella al Capo dello Stato e al ministro dell’Interno: "Situazione grave e inaccettabile, democrazia a rischio, è necessario allungare l’orario del voto", sottolineano fonti del partito di Matteo Salvini.

Orlando: "C'è chi ha rifiutato la nomina senza giustificato motivo"

Sull'episodio interviene anche Leoluca Orlando. "Dispiace - dice - leggere alcune dichiarazioni da parte di esponenti politici che cavalcano per fini elettorali i disagi e i problemi derivanti dalla rinuncia di decine di soggetti nominati tanto dalla Corte d'Appello quanto successivamente dall'amministrazione comunale per svolgere la funzione di presidenti di seggio".

Orlando prosegue: "La situazione che si è determinata in queste ore, a causa del comportamento irresponsabile di alcune persone chiaramente individuate e che saranno denunciate all'autorità giudiziaria, è indubbiamente seria ma l'amministrazione comunale sta mettendo in campo ogni soluzione possibile in sinergia con il ministero dell'Interno e con la Prefettura per garantire a tutti i cittadini il diritto al voto. In questo momento servono responsabilità e rispetto delle istituzioni. Sono inaccettabili gli attacchi nei confronti degli organi competenti, attacchi che rischiano di nascondere le responsabilità che verranno accertate dall'autorità giudiziaria di quanti hanno rifiutato, senza giustificato motivo, la nomina".

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