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Sabato, 27 Aprile 2024
Lo sberleffo

Cateno De Luca manda una pernacchia a Matteo Renzi

Continua lo scontro a distanza tra il sindaco di Taormina e il leader di Italia Viva, che ha annunciato di volerlo querelare

La campagna elettorale per le elezioni europee 2024 parte in modo scoppiettante, anzi, spernacchiante. La settimana scorsa, il leader di Italia Viva, Matteo Renzi, fresco di accordo con i radicali di +Europa che dovrebbe agevolarlo nel raggiungimento dell'obiettivo di superare la soglia del 4 per cento necessario per eleggere europarlamentari, aveva annunciato di voler querelare Cateno De Luca. La risposta dell'interessato è stata una sonora pernaccchia.

La lista "affollata" di De Luca

Procediamo con ordine. Il vulcanico sindaco di Taormina, che ha messo insieme un'alleanza di 13 micro-partiti, destinati nelle prossime ore a diventare 17, aveva accusato l'ex presidente del Consiglio di andare in giro per l'Italia a cercare accordi con impresentabili: "Il problema di Renzi in questo momento - ha detto De Luca a margine della conferenza stampa in cui ha presentato la lista Libertà" - è quello di raccattare a tutti i costi dei voti in qualunque parte d’Italia, ma ovviamente si vergogna dei suoi compagni di viaggio. Chissà se la Bonino batterà un colpo, speriamo".

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In particolare, De Luca è convinto che ci sia un accordo tra Italia Viva e l'ex governatore della Sicilia, Totò Cuffaro. Un accordo seccamente smentito dai renziani e dal suo leader, che ha minacciato di portarlo in Tribunale. 

Renzi e Bonino insieme per superare la soglia di sbarramento alle elezioni europee

"Noi non possiamo partire dal presupposto che chi ha avuto a che fare con la mafia, ed è certificato, oggi continui a condizionare le istituzioni. Non possiamo pensare che solo per raccattare qualche voto diamo diritto di cittadinanza comunque a chi in passato ha sbagliato e continua a sbagliare", ha continuato De Luca.

"Noi rappresentiamo noi stessi, né Dubai né i Paesi Arabi"

Il sindaco ha poi risposto ai cronisti sulla minaccia di querela di Matteo Renzi: "Dovremmo farne una noi per la compravendita politica che ha fatto della nostra Dafne Musolino, ma abbiamo evitato. D’altronde noi non siamo mercanti in nessun tempio. Noi rappresentiamo noi stessi, non rappresentiamo né Dubai né i paesi arabi. Noi siamo noi e ci possiamo permettere di marciare in questo fronte per la libertà". Infine, il colpo di teatro: incalzato dal cronista dell'agenzia Dire, che gli ha chiesto cosa rispondesse all'ex premier, De Luca ha fatto una pernacchia aggiungendo: "Eh, se l'è meritata".

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