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Sabato, 27 Aprile 2024
Azzate / Varese

L'irruzione neofascista alla festa del 25 aprile: "Un brutto sintomo" avverte l'Anpi

Con canti fascisti e minacce gli estremisti di Do.Ra. hanno interrotto la cerimonia del 25 aprile ad Azzate: "Non era mai successo" commenta il segretario dell'Anpi

Il morbo nazifascista - troppo spesso banalizzato dai vari La Russa, Meloni&Co - ha trovato modo di manifestarsi ancora una volta il 25 aprile: siamo ad Azzate, cittadina del Varesotto dove ha la propria sede la realtà di estrema destra Do.Ra. la "comunità militante dei dodici raggi" già noti per aver interrotto il consiglio comunale di Varese per contestare la cittadinanza onoraria a Liliana Segre. 

Un movimento dichiaratamente di estrema destra come si legge nel sito della Comunità che "si batte per la rinascita dell'ordine naturale, ancorata senza nascondersi al fascismo e al nazionalsocialismo quali concezioni politiche che reggono i pilastri del mondo, scollegandosi dalle scorie della destra postbellica". Il movimento neo fascista, già salito alle cronache per le manifestazioni no vax e no green pass, ha interrotto la manifestazione del 25 aprile ad Azzate con tanto di striscione di rivendicazione: "Nessuno si illuda si possa scordare il sangue versato per non tradire" e cori dedicati a Benito Mussolini.

La tensione si è alzata ancora di più quando si sono avvicinati ai ragazzi che stavano celebrando la festa della Liberazione e con fare minaccioso hanno spiegato il motivo della loro presenza: uno striscione con scritto "Azzate ama la pace e non a-dora il fascio", con a-dora scritto a testa in giù.

Una presunta provocazione con il richiamo a piazzale Loreto. Le forze dell’ordine hanno evitato il contatto ma non sono riuscite a interrompere manifestazione con tanto di canti nostalgici del fascismo, come "A noi la morte non ci fa paura" e recita "canta mitraglia la rumba fulminante che legionari noi siam di Mussolin!".

I militanti della comunità dei Dodici raggi marcano spesso la loro presenza con l’affissione di striscioni provocatori durante avvenimenti e incontri che hanno come tema la lotta partigiana e la Resistenza, ma non era mai capitato che irrompessero fisicamente durante le celebrazioni del 25 Aprile. "È un sintomo brutto che non lascia presagire nulla di buono" ha commentato Vittore Brunazzo, segretario dell’Anpi di Azzate. "Ci sono alcune cose che denunciano una agibilità politica, diceva Falcone in un altro ambito. Ci sono un sacco di messaggi sbagliati che non vanno lasciati passare soprattutto nella società civile. Non tutte le idee vanno bene, soprattutto quelle condannate dalla storia" ricorda Brunazzo.

Per fortuna i quattro agenti del Digos presenti hanno fatto desistere da gesti violenti la quarantina di militanti dei Do.ra.

Video di Andrea Della Bella, Malpensa24.it

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