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Lunedì, 29 Aprile 2024
La novità

Per la prima volta anche gli studenti fuorisede potranno votare senza tornare a casa

La sperimentazione parte a giugno, con le prossime elezioni europee, ma potrebbe essere allargata anche a molte altre categorie di cittadini e confermata per le prossime tornate elettorali

Un provvedimento atteso da anni che, nelle prossime elezioni europee di giugno diventerà finalmente realtà: con l’approvazione alla Camera in via definitiva del decreto legge Elezioni, anche gli studenti fuorisede potranno votare. Frutto di un emendamento inserito nel decreto che regola la prossima tornata elettorale. Anche chi studia in un comune diverso da quello di residenza potrà quindi esercitare il diritto di voto nel comune di temporaneo domicilio. Una legge che dovrebbe evitare i lunghi viaggi per arrivare alle urne nel comune di residenza e scongiurare così una buona percentuale di astensione. 

Votare lontano dalla propria residenza

E il provvedimento, almeno nelle intenzioni del governo, è solo il primo  passo verso una riforma complessiva dei sistemi di votazione: "Introduciamo modalità di voto da remoto mediante prenotazione online, proseguiamo lungo la strada della digitalizzazione dei sistemi elettorali tracciata affidando a dicembre la realizzazione della piattaforma che consentirà di raccogliere le firme per i referendum e presto per le leggi di iniziativa popolare - dichiara Paolo Emilio Russo, capogruppo di Forza Italia in commissione Affari costituzionali alla Camera - La possibilità di voto è limitata agli studenti che votano alle Europee, ma siamo tutti d'accordo che, terminata questa sperimentazione, quando avremo risolto ogni tipo di rischio legato ai sempre più frequenti cyber-attacchi, potremo estendere questa possibilità anche a chi lavora o si cura fuori Regione, per ogni tipo di elezione".

Un diritto per 600mila persone su 5 milioni di fuorisede

Ma non tutti applaudono al provvedimento. Fra le voci critiche anche quella di Mara Carfagna (Azione) che sottolinea come il voto ai fuorisede sia il frutto di un emendamento delle opposizioni. "Si è sprecata - fa notare la parlamentare di Azione a proposito del Dl Elezioni - una grande occasione soprattutto sui fuorisede, quei cinque milioni i cittadini che vivono in un Comune diverso da quello di residenza per ragioni di studio, di lavoro o di cura. Il governo non si è nemmeno posto il problema, tanto che il testo originario del decreto non conteneva alcuna disposizione su questo tema".

Carfagna sottolinea come la novità sia stata trovata grazie al lavoro delle opposizioni e del Parlamento: "Una soluzione parziale è stata poi trovata grazie a un emendamento approvato da tutte le forze politiche che ha almeno garantito l'esercizio del diritto di voto alle prossime Europee agli studenti fuorisede. Ma si tratta di 600 mila persone su un totale cinque milioni, il che vuol dire che resta comunque esclusa una platea di circa quattro milioni e mezzo di cittadini. Per queste ragioni ci asterremo". 

Cos'è il "domicilio temporaneo"

La nuova norma prevede due situazioni diverse: quando lo "studente" fuorisede si trova in un comune diverso dal suo ma nella stessa circoscrizione elettorale vota nella città di "temporaneo domicilio" in una apposita sezione elettorale. In questo caso si tratta di partiti uguali e stessi candidati, quindi non ci sarebbero problemi per i conteggi. Ad esempio, questo vale per un ragazzo calabrese che studia a Napoli. Quando invece il fuorisede si trova in una città che ricade in un'altra circoscrizione elettorale, allora lo studente vota in una speciale sezione elettorale del capoluogo di regione, dove potrà votare per i partiti e i candidati della circoscrizione dove ricade il suo comune.

I fuorisede che vogliono esercitare questo diritto devono presentare "tramite persona delegata o mediante l'utilizzo di strumenti telematici, apposita domanda al comune nelle cui liste elettorali sono iscritti. La domanda è presentata almeno trentacinque giorni prima della data prevista per lo svolgimento della consultazione ed è revocabile entro il venticinquesimo giorno antecedente la medesima data".

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