rotate-mobile
Sabato, 27 Aprile 2024
Lo scontro

Sull’ex Ilva un tweet al veleno di Crosetto riapre lo scontro nel Governo

Mentre i lavoratori proseguono lo stato di agitazione, il Ministro della Difesa attacca la dirigenza di Acciaierie d'Italia (e chiude i commenti)

Sale la tensione nell’esecutivo sul futuro della governance dell’ex Ilva di Taranto. Nelle scorse settimane, la premier Giorgia Meloni aveva affidato il fascicolo al Sottosegretario Alfredo Mantovano e al Ministro per gli Affari Europei, Raffaele Fitto, commissariando di fatto quello del Made In Italy, Adolfo Urso.

L’affondo di Crosetto

Una scelta, quella della premier, letta da molti osservatori come una pietra tombale sulla possibile "nazionalizzazione" dell’azienda, un’ipotesi spesso ventilata dallo stesso Urso che prevedeva un aumento della partecipazione dello Stato in Acciaierie d’Italia, dall’attuale 38% al 60%, con un conseguente cambio ai vertici. La partita però non è affatto chiusa: stamane, come un fulmine a ciel sereno, è partito un tweet del Ministro della Difesa, Guido Crosetto: "Commento 'privato' - ha esordito Crosetto - Ho letto l’intervista dell’Ad di Acciaierie d’Italia, Morselli. Descrive l’ex Ilva: 'più bella, potente e forte di 4 anni fa'. Bel racconto. Poi c’è la realtà. Altiforni chiusi, cassa integrazione, operai in sciopero, produzione in calo, fornitori disperati". A rendere forse ancor più categorico l'intervento di Crosetto, l'impossibilità di commentarlo da parte degli altri utenti del social di Elon Musk.

crosetto ilva

Orlando: "I sovranisti collaborano con chi sta depredando il Paese"

Una presa di posizione che non è sfuggita all’ex ministro del Lavoro, Andrea Orlando, che citando il tweet ha rincarato la dose: "Il ministro Crosetto ha ragione. Dovrebbe dirlo ai suoi colleghi che sulla base di questo racconto stanno continuando a finanziare Acciaierie d'Italia senza mettere in discussione la governance e senza cercare di correggere le scelte". Orlando, nei giorni scorsi, aveva già criticato duramente il nuovo accordo tra lo Stato e la la multinazionale franco-indiana ArcelorMittal, un accordo su cui per ora trapelano solo indiscrezioni: "A Taranto - spiegava l’ex Ministro del Lavoro - si prepara un mega cadeaux a una multinazionale indiana senza garanzie sul rilancio e sul risanamento di Ilva. I sovranisti collaborano con chi sta depredando il nostro Paese. Evitiamo, e lo dico a tutti, che polemiche trascurabili oscurino questo dato di fatto".

I fondi Ue per la riqualificazione

L'ultimo scontro sul destino di quello che un tempo era il primo impianto siderurgico d’Europa, arriva alla vigilia della visita in Italia della commissaria Ue per la politica regionale, Elisa Ferreira, che il 6 ottobre sarà proprio a Taranto per discutere dell’utilizzo degli 800 milioni di euro del programma "Just transition fund", un fondo destinato a interventi di riqualificazione del territorio intorno all’ex acciaieria. E continua, nel frattempo, lo stato di agitazione dei lavoratori, dopo lo sciopero di 24 ore che si è concluso nella giornata di oggi. "I segretari generali di Fim, Fiom e Uilm e i coordinatori nazionali - si legge in un comunicato - hanno deciso di convocare per lunedì 9 ottobre alle ore 10, sotto al ministero delle Imprese e del Made in Italy, il prossimo coordinamento nazionale unitario dei delegati del Gruppo Acciaierie d'Italia/Ex Ilva. Sarà la prima volta che un coordinamento sindacale si tiene in pubblico e nello specifico sotto ad un ministero. La discussione, in assemblea pubblica avrà l'obiettivo di condividere le diverse esperienze, le posizioni e le criticità dei vari stabilimenti e di decidere insieme le prossime iniziative da mettere in campo fino a quando il Governo non aprirà una trattativa con le organizzazioni sindacali per discutere del futuro di tutti gli stabilimenti".

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Sull’ex Ilva un tweet al veleno di Crosetto riapre lo scontro nel Governo

Today è in caricamento