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Sabato, 27 Aprile 2024
Crisi economica / Como

Poteri forti in pressing sul Governo: ecco il loro decalogo anticrisi

Da Cernobbio, dove si è svolto il Forum Ambrosetti, emerge il piano di banchieri e imprenditori per tagliare il debito pubblico: 'patrimoniale' tramite il collocamento forzoso di titoli di stato e obbligo per i proprietari di ristrutturare le facciate dei palazzi

Dall'Ambrosetti Forum di Cernobbio, dove nell'ultimo weekend si sono riuniti di 'big' del mondo economico e finanziario italiano, è emersa una 'ricetta anticrisi'. Una serie di punti "per tagliare il debito pubblico" che sono stati inseriti in una sorta di decalogo curato da Andrea Beretta Zanoni, Marco Visani ed Edoardo Campanella con la consulenza di Innocenzo Cipolletta, ex presidente delle Ferrovie dello Stato, ex dg di Confindustria, oggi presidente Ubs Italia.

Come riferisce l'Adnkronos che ha riassunto i punti salienti dell'opuscolo, questi punti 'anticrisi' servono per capire di cosa si sta discutendo negli ambienti che l'attuale premier Mario Monti ha sempre frequentato.

Come si dice: vediamo che tipo di attività 'di lobby' sta portando avanti il mondo della finanza e dell'economia italiana nei confronti del 'suo' presidente del Consiglio.

Il piano anticrisi per abbattere il debito pubblico si apre con due proposte "schock". Due 'una tantum' volte a migliorare - si legge - il rapporto debito/Pil "senza incidere sui fondamentali economici del paese.

- DISMISSIONE DEGLI ASSET PUBBLICI - Il Club "ritiene opportuna un'azione decisa del Governo sulla dismissione mirata del patrimonio pubblico".

- 'PATRIMONIALE' TRAMITE COLLOCAMENTO FORZOSO DI TITOLI DI STATO - Pur precisando che "non intende esprimersi sull'opportunità di introdurre un'imposta patrimoniale", il Club, "laddove fosse ritenuta un intervento inderogabile", suggerisce di "configurarla utilizzando come veicolo i Btp di lungo termine. I cittadini soggetti alla patrimoniale dovrebbero essere identificati sulla base delle consistenze patrimoniali. Questi sarebbero obbligati a comprare Btp a lunga scadenza (ad esempio, 30 anni) ad un valore maggiore (ad esempio 100) rispetto al prezzo di mercato (ad esempio 70). In questa ipotesi, la patrimoniale è 30. Essendo titoli quotati sul mercato, il soggetto della patrimoniale puoò venderli in qualunque momento. E' naturale che, alienando i Buoni nel breve termine, l'obbligato potrebbe incorrere in una forte minusvalenza: l'interesse è quindi quello di detenere i titoli per un periodo di tempo non breve. Al fine di massimizzare questo aspetto può essere prevista la possibilità di restituire l'imposta patrimoniale a patto che il titolo venga detenuto fino alla scadenza. Qualora la situazione delle finanze italiane migliorasse, è verosimile l'incremento del valore del titolo con la possibilità di recuperare, in tutto o in parte, l'imposta patrimoniale".

- OBBLIGO PER I PROPRIETARI DI RISTRUTTURARE LE FACCIATE DEI PALAZZI - Per rilanciare il settore dell'edilizia e il turismo, il Club propone "di introdurre l'obbligo per i proprietari di case di ristrutturare le facciate dei condomini", con un'introduzione graduale della misura, per evitare una crescita non sostenibile della domanda, partendo dai centri storici delle grandi città. Viene suggerito anche l'obbligo di dotarsi dei sistemi di isolamento, riscaldamento e raffreddamento che migliorino le prestazioni energetiche degli edifici, con benefici ambientali ed economici nel medio-lungo termine. Gli interventi obbligatori dovrebbero beneficiare della detrazione Irpef al 50%.

- TASSARE MENO DONNE E GIOVANI - Il Club propone, per incentivare l'occupazione di donne e giovani, di "riformare il sistema fiscale in un'ottica di genere e di età, riducendo l'onere fiscale per le imprese che assumono donne e giovani". Oggi donne e giovani fuori dal mercato del lavoro beneficiano di servizi forniti dallo Stato senza contribuire a finanziarli, quindi "a parità di spesa pubblica complessiva, un loro inserimento nella forza lavoro porterebbe non solo ad un aumento del Pil, ma anche ad un incremento del gettito fiscale e previdenziale".

- DARE IN CONCESSIONE AI PRIVATI PARTE DEL PATRIMONIO ARTISTICO - Il patrimonio artistico italiano, ricorda il Club, è il piu' grande del mondo, ma anche uno dei meno redditizi: il ritorno commerciale dei siti Unesco degli Usa (20; l'Italia ne ha ben 43) "è sedici volte superiore a quello dell'Italia. Quello di Francia e Spagna è rispettivamente 4 e 7 volte quello italiano". Il Club propone una collaborazione con il settore privato in due fasi, per stimolare il turismo e il suo indotto: "Creare un sistema di concessioni a privati di parte del patrimonio artistico italiano (quello con un valore commerciale) in cambio di un canone di concessione annuo; conferimento di una parte degli asset dati in concessione ad un fondo di investimento a larga partecipazione statale. La valutazione degli asset avviene a prezzi di mercato. I soci di minoranza dovrebbero avere un'opzione put, lo Stato una call".

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