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Domenica, 28 Aprile 2024
Il ritocchino

Lollobrigida e la sua nuova chioma. "Sì, ho fatto un rafforzamento"

Stupore nel corridoio del Transatlantico per il nuovo look del ministro dell'Agricoltura e della Sovranità Alimentare che però precisa: "Non è per candidarmi alle europee"

Elly Schlein, con la sua armocromista, è ormai uno sbiadito ricordo, perché quando il gioco si fa duro i duri iniziano a giocare. E chi più duro del ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida, fedelissimo della premier Giorgia Meloni nonché "cognato d’Italia", in virtù della liaison con la sorella Arianna?

Il ritocchino tricologico

Intercettato in Transatlantico dal collega Simone Canettieri del Foglio, l’aitante custode dell’italica "sovranità alimentare" ha ammesso il ricorso al "rafforzino tricologico" per mantenere una bionda chioma degna del delicato ruolo istituzionale che ricopre. Il fatto politico è che il ritocchino estetico non sarebbe funzionale a una sua prossima candidatura a Bruxelles: "Non mi candido e non so nemmeno se si candiderà Giorgia, tanto me lo chiedete tutti. Abbiamo bisogno di rafforzarci e anche io mi sono dato un’aggiustatina", ha detto commentando con ironia la vicenda.

Il plauso del senatore "re del make-up"

Tra i primi a complimentarsi con il ministro Lollobrigida, spicca il nome Renato Ancorotti, senatore di Fratelli d’Italia e presidente della "Ancorotti Cosmetics", azienda leader tra i produttori di make-up e cosmesi skincare. "Anche noi uomini – ha dichiarato – abbiamo diritto alla bellezza e a intervenire per stare meglio con noi stessi", che ricorda un po’ quel "diritto all’eleganza" di altra sponda politica. Ancorotti ha regalato a tutti gli eletti un kit di bellezza a base di creme in occasione del santo Natale: oro, incenso e acido ialuronico.

Il "bonus facciale"

Ironia della sorte, è sua la prima firma su un emendamento al Decreto Anticipi, fortemente sponsorizzato dalla collega Michaela Biancofiore e approvato a sorpresa lo scorso novembre, che abbatte l’Iva sulle "prestazioni sanitarie di chirurgia estetica rese alla persona volte a diagnosticare o curare malattie o problemi di salute ovvero a tutelare, mantenere o ristabilire la salute, anche psico-fisica, solo a condizione che tali finalità terapeutiche risultino da apposita attestazione medica".

Lo sconto, che stride non poco con l’aumento dell’imposta sul valore aggiunto su assorbenti, pannolini e altri beni di prima necessità, aveva destato non poco scalpore perché la dicitura "anche psico-fisica" aprirebbe a una serie di interpretazioni che di fatto lo rendono applicabile a una casistica molto estesa, a quegli "interventi per stare meglio con noi stessi" a cui accenna Ancorotti, per intenderci. Così scritto, insomma, sembra quasi un "bonus facciale".

Tornando a "Lollo Beautiful" – così pare si facesse chiamare in gioventù – non ha voluto svelare nulla sull’intervento, soprattutto non ha detto se per risparmiare un po’ è andato a farlo nella Turchia di Erdogan. Poco importa, in fondo. Il suo gesto, allargando la prospettiva, può essere letto come un atto politico; un’apertura della destra sociale alla cura dell’aspetto maschile (nuove praterie di mercato per Fedez e per i suoi smalti da uomo...) e forse un messaggio ai "camerati che sbagliano" di Acca Larentia: il rasato a zero non va più di moda.

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