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Domenica, 28 Aprile 2024
Intervento fiume

Meloni: "Fango gratuito su di me, Arianna sempre penalizzata"

La premier all'assemblea nazionale di Fratelli d'Italia, la prima dopo il trionfo elettorale. Rivendica le scelte fatte e lancia accuse alla "solita sinistra", ai "precedessori che hanno sprecato risorse per il consenso". Il messaggio agli alleati: "Niente egoismi"

Camicia bianca, sorriso smagliante. Cosi la premier Giorgia Meloni si presenta all'assemblea nazionale di Fratelli d'Italia. È la prima dopo il trionfo elettorale e Meloni dal palco dispensa sorrisi, rivendica le scelte fatte e lancia accuse alla "solita sinistra", a "certa stampa". Parla di fango gettato su di lei, ma anche sulla sua famiglia. Ma la parola d'ordine è "volare alto".

Un discorso fiume quello della premier, che tocca più punti. L'attenzione è su Fdi e sul futuro del partito, passato in pochi anni dall'opposizione al successo netto alle urne, ma anche  - come ovvio - sul percorso dell'Esecutivo.

"Mia sorella Arianna sempre penalizzata"

Dalla Meloni un'appassionata difesa della sua famiglia. In senso politico e in senso stretto. "In questi mesi - tuona Meloni - si è visto di tutto. Le continue campagne finto scandalistiche, i dossieraggi, le continue richieste di dimissioni di questo o quell'altro. Ogni singolo dirigente è stato passato in rassegna, spesso perfino i semplici simpatizzanti, alla ricerca del niente. Il fango gratuito perfino sui familiari, con inchieste  durate mesi su amici e parenti, la mia storia personale è stata passata in radiografia praticamente dal giorno in cui sono nata. Alla fine, è stato un boomerang, perché sono riusciti a dimostrare solo che ero esattamente la persona che dicevo di essere". Poi il riferimento diretto alla sorella: "Si è parlato di Arianna Meloni, militante da quando aveva 17 anni, sempre penalizzata dal fatto di essere mia sorella. Hanno volutamente e strumentalmente confuso un ruolo organizzativo come quello di segreteria politica con quello di segretario di Fratelli d'Italia. Solo che da noi il segretario è una figura che non esiste".

Il messaggio agli alleati: "Nessun egoismo"

Un passaggio dell'intervento della premier è dedicato agli alleati di governo. Non sempre i rapporti sono idilliaci, le cronache riportano di tensioni e divergenze anche se i leader non perdono l'occasione di rimarcare l'unità della coalizione. "Noi - sottolinea Meloni - siamo al governo della Nazione e per noi fare gli interessi dell'Italia è prioritario". Poi quello che sembra un avvertimento: "Sono certa che anche i nostri preziosi alleati di governo siano consapevoli del fatto che il peso che tutti insieme abbiamo sulle spalle è talmente grave da non consentirci di sprecare energie in eventuali atteggiamenti egoistici di qualsiasi genere. Tutto quello che abbiamo da dare lo dobbiamo dare agli italiani, nei quali abbiamo sempre creduto". 

"Altri hanno sprecato soldi per comprare il consenso"

Meloni tira dritto e dal palco parla dell'oggi - della manovra tutta da scrivere - ma attacca chi l'ha preceduta. "Abbiamo poche risorse da spendere grazie ai nostri predecessori - dice -  che hanno gettato dalla finestra miliardi per tentare di comprare il consenso dei cittadini. Concentreremo le risorse sulle nostre priorità, a partire dalla difesa del lavoro e dei salari, dalla sanità e dalla natalità".  

"Cercheranno di disarcionarci"

Meloni rivendica quanto fatto nel primo anno di governo. "Mesi incredibili - dice - di cui sono orgogliosa". Per la presidente del Consiglio "l'Italia ha un'economia più solida, ha maggiore credibilità e centralità a livello internazionale, ha una stabilità e una visione da realizzare, riconoscibile e riconosciuta da tutti. Un'Italia che sembra tornare a sperare dopo anni di rassegnazione".

Meloni distingue "noi dalla parte delle cose di buon senso, dalla parte degli italiani fino a oggi indifesi, impauriti, vessati. E quelli della sinistra automaticamente dall'altra, pur di attaccare il Governo".  E poi entra nel merito del "noi". "Nulla di quello che è stato fatto - sottolinea - lo ha fatto una persona sola. Il nostro non è mai stato uno sport individuale, ma di squadra. È questo il messaggio principale che voglio dare oggi all'Assemblea nazionale di FdI. Come in ogni campionato che si rispetti, la partita che si apre è più dura di quella che si ha alle spalle. Ho bisogno di tutta la concentrazione, la lucidità, la responsabilità e l'ambizione, nel senso buono del termine, delle quali siete capaci. Perché se qualcuno dovesse pensare che l'anno passato sia stato difficile, signori, temo che non abbiate visto niente. Il dibattito politico sarà ancora più feroce, gli attacchi si moltiplicheranno, le trappole e i tentativi di disarcionarci anche". E spiega: "Per due ragioni: la prima è che questa stagione si chiuderà con le elezioni europee; la seconda è che, legandolo ai prossimi traguardi, noi ci accontentiamo di aver vinto le elezioni. Non stiamo qui goderci gli effimeri soddisfazioni del potere, ma per governare e cambiare le cose che non vanno. Quello che abbiamo dimostrato fin qui è che abbiamo il coraggio la libertà, e la solidità per farlo". 

"Sarà l'anno delle riforme"

Meloni guarda al prossimo futuro e sottolinea che "Questo sarà anche l'anno della riforma costituzionale, dei primi mattoni della riforma fiscale, della parte più consistente della riforma della giustizia. Sarà l'anno in cui cominciare a mettere mano alla burocrazia, all'emergenza abitativa, in cui rafforzare la scuola del merito. Sarà l'anno in cui si vedrà che è tornato lo Stato nelle zone franche. Lo dico alla criminalità organizzata che a Caivano pensa di intimidirci con le sue paranze. Risponderemo colpo su colpo: non ci fate paura". 

"Sarà l'anno della presidenza italiana del G7 - ricorda - l'anno del Piano Mattei, il grande progetto strategico che restituirà all'Italia la sua centralità nel Mediterraneo".

"Fermeremo immigrazione illegale"

"La politica estera è sempre politica interna. Questo significa affrontare alcuni dei grandi temi irrisolti degli  ultimi decenni, come l'immigrazione - dice ancora la premier dal palco - So che molti di quelli che ci hanno votato speravano in risultati immediati. Non mi spaventa pagare uno scotto nel breve periodo, perché a me non interessano soluzioni effimere o risposte propagandiste che funzionano sul piano della comunicazione ma durano due mesi per poi tornare al punto di partenza. Voglio risolvere il problema in modo strutturale".  "È un lavoro immane, ci vorrà tempo - aggiunge - ma alla fine avremo la meglio sui trafficanti, fermeremo l'immigrazione illegale e gestiremo ordinatamente quella legale. Significa garantire all'Italia accordi e investimenti, aiutare le nostre aziende ad aprire nuove opportunità, significa garantire che il nostro punto di vista sia tenuto in considerazione nel dibattito internazionale".

Il futuro di Fratelli d'Italia

"Con Fratelli d'Italia siamo cresciuti. Ora bisogna riorganizzarsi - annuncia Meloni -. Vogliamo rinnovare gli organi di partito a livello locale e dare vita alla stagione dei congressi territoriali, facendo votare gli iscritti. Sarà Donzelli a illustrare all'Assemblea una proposta di tempi e modi". Poi il monito ai suoi: "Se fai bene il tuo lavoro le cose vengono da sé. Guai a chi non avesse chiaro che la priorità deve essere soltanto il bene della Nazione. Perché costi quel che costi, Fratelli d'Italia e il governo che presiedo saranno all'altezza delle attese degli italiani". 

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