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Venerdì, 26 Aprile 2024
Politica

Governo, maggioranza cercasi: tutte le ipotesi sul piatto

Seconda giornata esplorativa per il presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati, che oggi si incontrerà prima con il centrodestra e poi con il Movimento 5 Stelle: ecco tutte le strade percorribili per formare un Governo

Seconda giornata di 'esplorazione' per il presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati, che dopo il nulla di fatto del primo round, oggi pomeriggio incontrerà nuovamente le forze politiche. Alle ore 14.30 sarà la volta del centrodestra unito, mentre alle 17.30 ci sarà l'incontro a Palazzo Giustiniani con gli esponenti del Movimento 5 Stelle

Le difficoltà 

Il mandato esplorativo dato da Mattarella alla Casellati ha incontrato nel primo giorno gli scogli che già si erano visti nelle precedenti consultazioni con il presidente della Repubblica. Il veto dei 5 stelle a Berlusconi rimane invalicabile, ma rende impercorribile la strada di un'alleanza tra Di Maio e la coalizione formata da Lega, Forza Italia e Fratelli d'Italia. Nonostante l'ultimatum a Salvini, il leader M5s ha in mente la riapertura del dialogo con il Pd, al momento tiratosi fuori da qualsiasi trattativa per la formazione di un Governo. L'altro scoglio è sulla scelta del presidente del Consiglio: Salvini e i suoi alleati pretendono di scegliere il premier, così come i pentastellati, motivo per cui, in caso di accordo, potrebbe farsi avanti l'ipotesi di una 'terza figura', che non scontenti nessuna delle due fazioni.

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Le maggioranze possibili

Stando agli esiti delle elezioni tenutesi lo scorso 4 marzo, sono soltanto cinque le ipotesi di maggioranza percorribili, in modo da raggiungere i numeri richiesti: 316 deputati alla Camera e 161 al Senato. Ecco quali sono:

M5s + centrodestra unito

Se dovesse crollare il veto dei 5 stelle a Berlusconi, l'unione con i tre partiti del centrodestra darebbe 'vita' alla maggioranza più ampia con 492 parlamentari alla Camera e 248 al Senato. Un'ipotesi al momento di difficile realizzazione, considerando sia il problema B. sia quello per la scelta del premier.

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M5s + Lega

Se Salvini decidesse di abbandonare Berlusconi e Meloni per formare un Governo insieme al Movimento 5 Stelle avremmo una maggioranza 'risicata', ma comunque una maggioranza. Lega e 5 stelle insieme arriverebbero a 352 esponenti alla Camera e 169 al Senato. Un'ipotesi che sarebbe molto gradita a Di Maio e company, ma che creerebbe una scissione tra i partiti del centrodestra, che invece al momento restano saldi e compatti nella loro unione. Un matrimonio, quello tra Lega e M5s, che sarebbe già stato celebrato se non ci fossero stati questi 'nodi'. 

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Governo, Di Maio a Casellati: "M5s aspetta da Salvini una risposta entro la settimana"

M5s + Pd

Visti gli ostacoli trovati nella strada per un Governo con il centrodestra, il Movimento 5 Stelle ha in mente di riaprire un dialogo con il Partito Democratico, che al momento si è tirato fuori da qualsiasi trattativa, seguendo il diktat di Renzi, secondo cui il Pd sarebbe stato all'opposizione in questa legislatura, a prescindere dal Governo che verrà formato. Un'alleanza tra Pd e 5stelle porterebbe una maggioranza di 349 deputati alla Camera e 169 al Senato. Un'ipotesi che farebbe fuori il trio Salvini-Berlusconi-Meloni, ma che al momento sembra difficilmente percorribile. La conferma arriva dalle ultime dichiarazioni di Roberto Giachetti. Il deputato del Pd ha parlato ai microfoni della trasmissione radiofonica 'Radio anch'io”: “Pd e M5s sono agli antipodi. Reddito di cittadinanza e il reddito di inclusione: metodi distanti  tra loro come il Polo nord e il Polo sud. Da un lato assistenzialismo e dall'altro un aiuto a chi vive una soluzione complicata”.

Ma si potrebbe parlare -ha aggiunto- anche delle posizioni sulla legge Fornero, sulla sicurezza, sullo ius soli. Le differenze tra noi e M5S  sono molto più accentuate rispetto invece a una convergenza tra loro e la Lega. I 5 stelle cambiano posizione sulle questioni di volta in volta a  seconda della convenienza. E' affidabile un partito che si comporta in questo modo? Io penso di no'”. 

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Una speranza, quella di un accordo tra Pd e M5s, in cui crede molto Danilo Toninelli, capogruppo dei 5 stelle alla Camera, intervistato da Rtl 102.5: “Non possiamo scrivere il contratto di governo con Berlusconi. E' praticamente impossibile. Ci sono  divergenze programmatiche enormi con Berlusconi. Che cosa andiamo a fare con un personaggio che appartiene al passato, con cui non abbiamo convergenze? Non siamo autolesionisti". 

"Noi stiamo continuando a parlare con il Pd - aggiunge poi il grillino riguardo al dialogo con i dem - abbiamo convergenza su alcuni temi e continuiamo a proporre di sederci al tavolo per scrivere un contratto di governo. Due giorni fa, Martina ha parlato di temi e noi vediamo  che ci sono temi comuni. Ma non fanno un passo in avanti e spero che  lo facciano anche su sollecitazione del Presidente della Repubblica.  Noi dobbiamo fare un governo serio, non vogliamo tirare a campare,  vogliamo fare un governo che attui il nostro programma. Uno dei punti  più importanti è quello della lotta alla povertà, noi proponiamo il  reddito di cittadinanza, il Pd ha il reddito di inclusione: proviamo a trovare un punto d'incontro. I veti che il Pd ci sta ponendo penso che, via via, diventeranno qualcosa di diverso" . 

Pd + centrodestra unito

Con questa ipotesi, che escluderebbe dall'esecutivo il Movimento 5 stelle, l'alleanza del Pd con il triumvirato Lega-Fi-FdI raggiungerebbe un'ampia maggioranza sia al Senato che alla Camera. Ma al momento non appare tra le vie più percorribili, sia perché il Pd sembra chiuso a qualsiasi forma di dialogo con le altre forze politiche, sia perché sembra difficile che i pentastellati permettano di essere esclusi dal Governo a 'cuor leggero'. 

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Governo, Renzi detta la linea al Pd: "Né con Di Maio né con Fico"

M5s+Pd+LeU

Questa ultima ipotesi coinvolgerebbe anche Liberi e Uguali, andando ad incrementare, anche se di poco, la maggioranza che Pd e Movimento 5 Stelle raggiungerebbero anche senza l'ingresso nella coalizione del partito di Grasso e Boldrini. Una strada difficile, perché prevede un'alleanza tra dem e pentastellati, che al momento sembra lontano anni luce.

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Intanto, dal 4 marzo sono passati quasi due mesi ma del nuovo Governo non c'è neanche l'ombra. L'Italia e gli italiani aspettano, ma la pazienza ha un limite.

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