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Sabato, 27 Aprile 2024
Nuovo governo

Enrico Letta incontra i partiti per un governo di larghe intese

Il premier incaricato ha avviato le consultazioni in un clima tutt'altro che disteso. Puppato: "Non voterei mai un governo con Alfano vice e con ministri Brunetta, Gelmini Schifani". La risposta di Boccia: "Ci sono delle regole, chi non vota la fiducia è fuori"

Dopo aver accettato "con riserva" l'incarico di presidente del Consiglio, Enrico Letta ha iniziato a lavorare tessendo la rete di contatti che gli dovrà consentire di sciogliere la riserva. Il calendario ipotizzato finora prevederebbe la chiusura della partita (giuramento e fiducia) entro domenica o lunedì al massimo. Con Giorgio Napolitano che lo attende fra venerdì e sabato per sapere se e quando il nuovo Governo potrà giurare.

Il segnale politico ai suoi interlocutori lo ha lanciato subito: il suo governo , ha ammonito, "non nascerà ad ogni costo". Insomma, il Pd anche se in difficoltà non è disposto a farsi radere al suolo nelle scelte che verranno fatte in questi giorni. Le consultazioni ufficiali del premier incaricato, che si svolgeranno nella sala del Cavaliere di Montecitorio, sono intanto iniziate alle 8.30 con Sinistra ecologia e libertà.

LE RICHIESTE DI BERLUSCONI A LETTA: DDL E MINISTERI

CONSULTAZIONI

SEL ALL'OPPOSIZIONE. "Abbiamo rivolto un augurio sincero di buon lavoro ad Enrico Letta". Nichi Vendola, a margine dell'incontro con il premier incaricato, nel ribadire che Sel resterà all'opposizione, sottolinea come "non vi è 'nessuna ostilita' nei confronti della persona". Inoltre, aggiunge, "la nostra opposizione non significa regredire verso forme di populismo". Anche perchè, conclude, se il governo dovesse nascere", deve dare risposte certe sui temi della cassa integrazione in deroga, degli esodati, della crisi sociale e del negoziato con l'Europa per ridiscutere in radice le politiche di austerity. 

LETTA INCONTRA SEL - IL VIDEO

FDI: "NO FIDUCIA MA COLLABORAZIONE". "Non pensiamo di dare la fiducia al governo che nascerà nei prossimi giorni, non crediamo nella possibilità di una fusione a freddo". Lo ha detto Guido Crosetto riportando i risultati del colloquio della delegazione di Fratelli d'Italia con il premier incaricato Enrico Letta. "Siamo disponibili però a collaborare" ha sottolineato Crosetto.

LETTA INCONTRA FRATELLI D'ITALIA - IL VIDEO

SCELTA CIVICA: "COLLABOREREMO". Al presidente del Consiglio incaricato Enrico Letta, Scelta civica ha manifestato "piena disponibilità a concorrere con tutte le energie a far nascere questa governo", anche se sono state valutate "tutte le grandi, serie difficoltà che ci sono in questo momento per compiere questo passo". Lo spiega il coordinatore del partito Andrea Olivero. Perciò occorre "non accentuare elementi divisivi ma cercare ampie convergenze, sulla base però di un programma serio che non faccia sconti a nessuno, mettendoci in gioco tutte le forze politiche". "La compagine di governo, ce lo ha comunicato il presidente sarà costruita per rendere efficace e possibile l'attuazione di quel programma e noi siamo convinti che questo sia il metodo giusto".

LETTA INCONTRA SCELTA CIVICA - IL VIDEO

LEGA NORD: "NON ENTREREMO NEL GOVERNO". "Non entreremo nel governo, non siamo interessati a farlo, abbiamo dato a Letta la nostra agenda, che è l'agenda del Nord: attendiamo di sapere se questi punti saranno quelli del programma di governo, in caso contrario staremo all'opposizione, una opposizione concreta, non ideologica e con un rapporto dialettico che punta a risolvere i problemi". Lo dice Roberto Maroni alla fine delle consultazioni. Maroni ha indicato a Letta tre punti: macroregione del Nord, il 75% delle tasse del nord rimanga al nord, no allo Stato centralista. Maroni, in quanto Presidente della regione Lombardia, non vuole avere come interlocutore a Roma "il ministro per la Coesione territoriale, ma direttamente il Presidente del Consiglio".

LETTA INCONTRA LA LEGA NORD - IL VIDEO

INCONTRO CON M5S IN DIRETTA STREAMING. Sarà in streaming anche l'incontro dal presidente del Consiglio incaricato, Enrico Letta, e la delegazione del M5S alla Camera. La richiesta di rendere pubblico il colloquio è giunta dai capigruppo grillini e Letta ha dato il suo via libera. La delegazione del M5S sarà l'ultima delle consultazioni in vista della formazione del nuovo governo.

ALFANO: "PRONTI A GOVERNO DI PROGRAMMA". Angelino Alfano ha fatto il punto dell'incontro durato quasi due ore con Enrico Letta: "Abbiamo avuto un lungo incontro con il presidente incaricato, un lungo incontro che abbiamo affrontato con spirito costruttivo per il bene dell'Italia, delle nostre famiglie, delle nostre imprese. Lo stesso spirito costruttivo abbiamo riscontrato nell'approccio dell'onorevole Enrico Letta, quindi siamo soddisfatti. Abbiamo avviato questo appuntamento con un sentimento di reciproca attestazione di profonda gratitudine nei confronti del presidente della Repubblica per il gesto che Napolitano ha compiuto accettando di tornare su quello scranno alto, nobile e scomodo. Abbiamo detto quello che pensiamo: se si è sbloccata la vicenda anche del governo si deve al fatto che Napolitano sia stato rieletto ed è stato capace di porre fine a quell'essersi inceppato del motore della maggioranza parlamentare che risiede nelle mani del Pd".

"Conoscete bene la linea del Pdl, espressa dagli Usa in queste ore dal presidente Berlusconi. La linea è chiara: non stiamo ponendo una questione di formule di governo. Non facciamo problema di sedie e poltrone. Stiamo facendo un discorso che attenga al bene dell'Italia e alla necessità che l'Italia si rialzi". 

"Il nostro indendimento è che possa nascere un governo che abbia a tema un programma che noi abbiamo elencato in otto punti: Imu da restituire e da eliminare, detassazione dei giovani da parte degli imprenditori che facciano nuova occupazione, sburocratizzazione per le attività imprenditoriali in fase di nascita con il passaggio dal sistema delle autorizzazioni ex ante a quello dei controlli ex post".

M5S: "NIENTE FIDUCIA, ASPETTIAMO FATTI". Caute aperture a una possibile fiducia all'eventuale governo Letta sembrano arrivare dal Movimento 5 Stelle. Nel corso dell'incontro alla Camera con i capigruppo grillini di Senato e Camera, Vito Crimi e Roberta Lombardi, il premier incaricato ha sollecitato i 5 stelle ad avere un "atteggiamento di responsabilità", con una evidente sollecitazione a votare la fiducia. Su questo, replica Crimi, "ancora adesso non siamo nelle condizioni di vedere un vero cambiamento, non sappiamo quale sia la squadra di governo, che vogliamo di alto profilo, scollegata da certe logiche e al di sopra delle parti". Insomma, per decidere sulla fiducia, ribadisce Crimi, "dobbiamo aspettare di vedere lo scioglimento della riserva, quale sia la squadra di governo, quale sia il programma".

SCONTRO INTERNO AL PD

Intanto nel Pd il clima è sempre più gelido. A far precipitare la situazione ci ha pensato stamattina Francesco Boccia, deputato Pd molto vicino - forse il più vicino - a Enrico Letta che ha risposto così a chi, come Laura Puppato, ha parlato di "problemi di coscienza" nel votare un governo nel quale "gente come Brunetta, Schifani, Gelmini" siano indicati come ministri: "Nessuna minaccia ai colleghi ma ci sono delle regole che vanno rispettate ed è chiaro che chi non dovesse votare la fiducia al governo sarebbe fuori dal partito". 

La risposta era diretta a Laura Puppato che in un'intervista a Repubblica ha dichirato: "Se ci fosse un governo di Letta con Alfano vice premier, alla Giustizia magari Brunetta, la Gelmini all'Istruzione, Schifani all'Interno allora davvero io ho un problema di coscienza... e non lo voto".

RENZI. "Non essendoci una maggioranza, o due minoranze si mettono d'accordo, non c'è alternativa: o fai il governo Pd-Pdl, il cosiddetto governo delle larghe intese, o vai a votare". Lo ha detto Matteo Renzi, conversando con i giornalisti a Firenze. "Che gli elettori del Pd non capiscano" che al momento è necessario un governo con il Pdl, "è offensivo per la politica e gli elettori del Pd", ha poi aggiunto Renzi rispondendo ai cronisti.

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