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Domenica, 28 Aprile 2024
La polemica

Hamas, Giuseppe Conte contro Il Foglio: "Intifada grillina? Ridicolo"

Il leader del Movimento 5 Stelle attacca il quotidiano diretto da Claudio Cerasa, che in un articolo parla di presunti rapporti dei pentastellati con la onlus Abspp

Mentre in Parlamento sono in discussione le mozioni di condanna agli attacchi di Hamas contro lo Stato di Israele, Giuseppe Conte risponde a un articolo del Foglio che racconta di presunti legami tra il Movimento 5 Stelle e associazioni legate ai terroristi di Hamas. Il leader pentastellato ha scritto una lunga lettera indirizzata al direttore del quotidiano in cui replica punto per punto alle questioni sollevate dall’articolo a firma Simone Canettieri.

L’articolo

Il pezzo dal titolo "Intifada grillina" racconta di missioni parlamentari, convegni e altre forme di sostegno, da parte del Movimento 5 Stelle, alla onlus Abspp (Associazione Benefica di Solidarietà con il Popolo Palestinese), associazione che sarebbe finita nel mirino dell'Antiriciclaggio e dell'intelligence israeliana per presunti finanziamenti ai terroristi di Hamas. Nel mirino anche una foto del leader con Sulaiman Hijazi, vicepresidente dell’associazione, già in passato salito agli onori delle cronache perché definito "membro di Hamas" dalla defunta Maria Giovanna Maglie. La giornalista aveva pubblicando una foto dell’attivista in compagnia della moglie Nibras e di Mattia Sartori, scattata durante una manifestazione delle “sardine” a Roma in cui la donna parlò dal palco.

La replica di Giuseppe Conte

"Il Suo giornale - esordisce il leader M5S, rivolgendosi al direttore Claudio Cerasa - al pari di un qualsivoglia giornaletto di partito, cede alla debolezza di pubblicare un articolo costruito su una artificiosa suggestione che vorrebbe addirittura alludere a rapporti, diretti o indiretti che siano, tra il M5S e organizzazioni 'terroristiche' palestinesi. La suggestione è già anticipata nel titolo del pezzo, a firma del pur valente Simone Canettieri: 'Intifada grillina'. La prova regina di questa connessione sarebbe una visita degli onorevoli Davide Tripiedi e Stefania Ascari 'nei campi profughi palestinesi in Libano' (vergognosi!). Un ulteriore riscontro sarebbe nel fatto che, nel 2019, l’allora capogruppo M5S in commissione Esteri di Palazzo Madama, Gianluca Ferrara, ricevette in Senato il vicepresidente di una organizzazione noprofit, la Onlus Abspp, tale Sulaiman Hijazi (ma come si è permesso?). Il tutto mentre (scrive l’articolista) l’ambasciatore d’Israele proprio in queste ore avrebbe parlato di 'ong che, con la scusa del supporto umanitario, finanziano i terroristi' (ma non si comprende se trattasi di questa ong o di altre, l’articolista non lo precisa, ma va bene lo stesso, meglio alludere!). Ma non è tutto. Lo scenario si complica ulteriormente. Il 30 ottobre 2022 l’attuale tesoriere del M5S Claudio Cominardi va ad accogliere Talya, palestinese, all’aeroporto di Pratica di Mare (siamo al definitivo smascheramento!). Scatta nel lettore la ferma convinzione: siamo alla prova del nove. Talya deve essere una terrorista. Purtroppo rimarrà deluso. Talya è una bambina di soli due anni, portata in Italia in missione umanitaria, perché bisognosa di cure specialistiche".

La foto incriminata

Conte spiega poi la sua comparsa nello scatto pubblicato da Hijazi sulla sua pagina Facebook: "Qui una precisazione è d’obbligo - spiega - l’autore del pezzo ieri ha chiamato il mio staff della comunicazione. A niente sono valse le precisazioni che non ho mai avuto in agenda un incontro con l'associazione in questione e che la foto è stata scattata a Milano in occasione della campagna elettorale per le scorse elezioni politiche, una campagna contrassegnata da migliaia di altre foto e strette di mano con tantissime persone incontrate a margine di comizi e momenti elettorali. Ma per l’articolista tutto fa brodo, e di brodo in brodo ogni elemento diventa utile per costruire il vacuo e ridicolo teorema secondo cui il Movimento avrebbe fiancheggiato la reazione armata contro Israele. Il culmine di tutte queste lepidezze che vengono attribuite al M5S è la seguente frase: 'Uno zibaldone di pensieri (e opere) volte a giustificare la lettura secondo la quale sui fucili palestinesi possono fiorire i garofani del progresso'. Dopo la lettura di questo pezzo mi è venuto spontaneo ripensare ai due governi da me presieduti e ai tre anni di intensa politica estera perseguita nel Conte I e nel Conte II. Nel pezzo nessun accenno su questo, nessuna reale volontà di affrontare e ricordare, in modo serio, le posizioni assunte in merito alla questione israeliano-palestinese".

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