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Venerdì, 26 Aprile 2024
Crisi economica

Sbagliati calcoli Imu. Anci: "Rischio aumento quota"

Secondo uno studio dell'Ifel il gettito sarà inferiore di 2,2 - 2,5 miliardi di euro. I comuni: "Effetto dei meccanismi perversi dell'aliquota, governo innalzerà rata di settembre". Ma il Governo smentisce

Sbagliati i calcoli del gettito derivante dall'Imu. Quella che è stata fino ad ora una semplice indiscrezione stampa riportata dal Corriere della Sera inizia ad assumere i connotati della realtà. E' l'Ifel, l'istituto di ricerca dell'Associazione nazionale comuni d'Italia, a suonare l'allarme. Il gettito dell'Imu sarebbe inferiore di 2,2-2,5 miliardi di euro rispetto alla vecchia Ici. Per questo - avvertono i comuni - il governo sarà costretto ad alzare le aliquote.

Stime esagerate - Secondo i calcoli presentati dall'Anci, le stime del governo sono esagerate: mancherebbero all'appello almeno 2,2 miliardi di euro. Così, per centrare l'obiettivo di bilancio e rimanere sul sentiero che porterà all'agognato pareggio nel 2013, nel corso dell'estate potrebbe esserci la necessità di alzare le aliquote. Un altro uno per mille in più sia sulla prima casa che sugli altri immobili. A meno di non produrre un buco nel bilancio pubblico di 8-900 milioni di euro, ed un nuovo taglio alle risorse dei sindaci, sul 2012, di 1,3 miliardi. Che si aggiungerebbe a quello di 2,5 stabilito dal salva Italia e a quello di 1,4 miliardi deciso ad agosto del 2011 dal governo Berlusconi. Senza contare i 7,9 miliardi di risparmi imposti dalle manovre degli anni scorsi.

Una situazione che i sindaci ritengono insostenibile.

 "I meccanismi 'perversi' dell'Imu, insieme al cordone sempre più stretto del Patto di Stabilità - si legge sul Corriere della Sera - stanno strangolando la finanza locale. Se ancora si può parlare di finanza 'locale': i Comuni con l'Imu avranno 2,4 miliardi in più rispetto all'Ici 2010, ma subiranno un taglio dei trasferimenti e del fondo di riequilibrio di 5 miliardi di euro".



Così, sottolinea lo studio dell'Ifel, lo Stato incassa 13 miliardi in più, e i sindaci perdono quasi il 30% del gettito garantito dalla vecchia Ici. Per cui, se vorranno avere le stesse risorse di prima, dovranno alzare le aliquote dell'Imu. I cittadini, insomma, dovranno pagare più tasse per ottenere gli stessi servizi. Tasse che saranno, per giunta, tanto più alte rispetto al passato, quanto in passato erano più basse rispetto alla media.

Il governo smentisce - "Ragionevolmente auspichiamo di non dover intervenire ulteriormente sulle aliquote". Così il sottosegretario all'Economia, Vieri Ceriani, commenta l'allarme lanciato dall'Anci. L'aumento delle aliquote per il Governo "è un'ipotesi che preferisco non considerare". Comunque il Dpcm sulle modifiche delle aliquote dell'Imu "può essere emesso fino al 10 dicembre. Ma speriamo di non doverlo utilizzare". 

 

 

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