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Venerdì, 26 Aprile 2024
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Monti e gli auguri non graditi, gli studenti: "E' una presa in giro"

Il premier tende la mano ai giovani italiani: "Lavoreremo per voi". Ma i rappresentanti degli studenti non ci stanno: "Senza fatti, non servono a niente. Il tempo è scaduto"

"Voglio rivolgere a tutti i giovani auguri per un Natale e per un anno che siano quanto più possibile sereni". Con queste parole il premier Mario Monti ha teso la mano ai 'nostri' giovani, agli studenti italiani.

Ma quella mano gli studenti italiani non l'hanno stretta. E gli auguri del premier sono stati rispediti al mittente. Chiaro il motivo: "Senza fatti, ci sentiamo presi in giro".

GLI AUGURI DI MONTI. "Un augurio a voi, alle vostre famiglie, ai vostri insegnanti, soprattutto nella speranza che il 2013 possa essere finalmente l'anno in cui l'Italia ricominci a vedere una concreta prospettiva di crescita, a guardare al futuro con speranza e non con timore, ad essere protagonista di una ripresa economica che ridia qualche certezza soprattutto a voi giovani che vedete sempre più avvicinarsi il tempo delle scelte e cercate un'occupazione stabile e dignitosa".

Nel 2012, aggiunge il premier, "l'Italia ha fatto uno sforzo straordinario proprio per porre le premesse di un 2013 e di anni successivi più capaci di soddisfare le aspirazioni che tutti abbiamo".

"I problemi che voi ragazzi vi ponete per il vostro futuro sono gli stessi che si pongono per il futuro dell'Italia. Perché un paese che non ascolta e non indirizza le nuove generazioni è un paese vecchio, stanco e che difficilmente riuscirà a vincere le sfide a cui è chiamato". 

LA RISPOSTA. "Senza i fatti, ci sentiamo solo presi in giro": questo il commento di Daniele Lanni, Portavoce nazionale della Rete degli Studenti agli auguri del Premier Monti a giovani e studenti. 

"Gli auguri del Premier sembrano solo figli delle formalità. Ringraziamo del pensiero ma nè i giovani nè gli studenti - fa notare Lanni - sono stati nei pensieri del suo Governo in tutto questo anno di lavoro. E anche durante questi 15 mesi di Governo Monti gli studenti sono dovuti scendere in piazza per difendersi da soli il bene pubblico che è l'istruzione pubblica". 

"In un anno il Governo Monti ha farcito ogni suo provvedimento con la retorica dei giovani, fin dalla prima riforma sulle pensioni. Ma erano - spiega Michele Orezzi, Coordinatore Nazionale dell'Unione degli Universitari - solo operazioni per indorare la pillola amara da inghiottire: non un euro è stato spostato su politiche giovanili, istruzione pubblica o borse di studio lasciando tutto esattamente come ereditato dal Governo Berlusconi. Negli auguri del Premier ci viene ancora chiesto di aspettare. Lo diciamo forte e chiaro: il tempo è scaduto. Tutta questa retorica sul bene e il futuro del Paese la respingiamo e la respingeremo finchè alle parole non seguiranno i fatti". 

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