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Venerdì, 26 Aprile 2024
VERSO LE ELEZIONI

Monti cinguetta e vuole una sua lista

Il Professore è sempre più l'ago della bilancia in questi primi giorni di campagna elettorale: "sale" in politica su Twitter e lancia l'idea di una "sua" lista elettorale

ROMA - Ha gettato il sasso nello stagno, con un paio di "cinguettii" su Twitter. Ha dato l'annuncio tanto atteso della chiamata all'impegno in politica la sera di Natale e con un mezzo nuovo: un tweet dall'account aperto dopo la conferenza stampa di fine anno (@SenatoreMonti). E ora, mentre fervono incontri e vertici che ruotano intorno al suo nome, Mario Monti tace. In attesa delle prossime mosse. 

"Insieme abbiamo salvato l'Italia dal disastro - ha scritto il presidente del consiglio - . Ora va rinnovata la politica. Lamentarsi non serve, spendersi sì. 'Saliamo' in politica". La road map dell'impegno resta sempre quella: l'agenda Monti, protagonista di un secondo 'tweet': "Insieme...'saliamo' in Politica!#AgendaMonti agenda-monti.it".

LA LISTA ATTORNO ALL'AGENDA - Tutto da chiarire ancora il modo con cui il Professore sarà presente alla competizione elettorale. Secondo alcune indiscrezioni, Monti preferirebbe una "sua" lista elettorale, ma la partita è tutta aperta. Montezemolo, Casini, Cesa e Riccardi hanno lasciato carta bianca al premier. Sarà lui a scegliere candidati e modalità della sua "salita" in campo, anche in base ai sondaggi. Monti non ha ancora deciso se farne una o più d'una. Anche per definire questi dettagli, oggi è previsto un incontro fra i più stretti collaboratori di Monti e i centristi, per capire se le diverse anime pro-premier (Udc, Fli, Verso la Terza Repubblica) confluiranno in una lista unica a sostegno dell'agenda del Professore (è questa l'ipotesi più probabile). 

RICCARDI CHIARISCE - Uno dei principali sostenitori di Monti, il ministro della Cooperazione Andrea Riccardi, prova a far chiarezza in un'intervista al 'Corriere della Sera'. "Non vogliamo fare il 'patto dell'ammucchiata' - dice -. Non pensiamo: più gente viene più voti mettiamo insieme. Ma ripeto: è una questione di contenuti, non di veti sulle persone. Noi vogliamo riavvicinare la politica ai cittadini". Riccardi non rivela se si tratterà di una lista o di più liste - un altro "tormentone" mediatico, osserva - ma spiega che si "tratterà di una lista attorno all'agenda Monti".

"Lista di donne, di giovani, di persone credibili e preparate - spiega -. Non si tratta di rinnovare per rinnovare ma di scegliere chi sia fedele a un ideale, al programma delineato da Monti". Arriverà gente anche dal Pdl e dal Pd? "Sarebbe scorretto se andassimo in giro a spaccare le case altrui ma se alcune persone leali con Monti - risponde Riccardi - avvertono la priorità dei principi da lui espressi ben volentieri li avremo al fianco".

Comunque sia il Professore, anche se sempre più vicino all'impegno diretto nell'agone della campagna elettorale, non ha perso il suo aplomb e in occasione delle festività natalizie non ha mancato di fare gli auguri a tutti i protagonisti della scena politica, Berlusconi compreso.

BERLUSCONI BOCCIA L'AGENDA MONTI - Il Cavaliere dal canto suo ha nuovamente bocciato la sua agenda. "Non è che la continuazione della politica del governo tecnico, su ispirazione della Germania. Una cura sbagliata, che ha portato ai numeri che conosciamo, con risultati negativi", ha affermato Berlusconi. "Tutto dipende da cosa faranno gli italiani", ha poi ammonito, sottolineando che "se il Pdl dovesse avere la maggioranza questa dovrà essere usata per cambiare l'architettura istituzionale dello Stato, per dare più poteri al governo, per dimezzare il numero dei parlamentari, per cambiare la composizione della Corte Costituzionale". "Nessuno - ha infatti concluso il Cavaliere - può portare l'Italia fuori dalla crisi, se non avrà la maggioranza in Parlamento. Se si continuerà a dare il voto frazionato ai piccoli partiti, resteremo pressappoco nella situazione di adesso".

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