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Sabato, 27 Aprile 2024
Ritardi

Il voto fuorisede tarderà ad arrivare

In una conferenza stampa le opposizioni si sono scagliate contro i rallentamenti per l'approvazione del disegno di legge a firma della deputata Marianna Madia

Si torna a parlare (anche) di giovani studenti. Questa volta però il tema è un diritto fondamentale, quello di voto. Lo scorso marzo maggioranza e opposizioni hanno presentato un disegno di legge comune per l'introduzione del diritto di voto ai fuorisede, cioè per coloro che vivono in un luogo diverso da quello di residenza sia per studio, sport o lavoro. La proposta è stata firmata prima di tutti gli altri dalla deputata Pd Marianna Madia e si poneva anche come soluzione al problema astensionismo registrato alle ultime elezioni di settembre 2022 (di cui i fuorisede sono stati un fattore non indifferente). I lavori però si sarebbero interrotti per colpa della maggioranza, che secondo i deputati dell'opposizione, avrebbe chiesto formalmente di appropriarsi della proposta di legge tagliando fuori la minoranza. 

Il voto per i fuori sede potrebbe diventare realtà

Le dichiarazioni

È infatti in una conferenza stampa alla Camara che i gruppi di opposizione si sono riuniti per lasciare una comune dichiarazione sullo stato di avanzamento della legge. Trai presenti, Marianna Madia del Pd, Riccardo Magi di +Europa, Luana Zanella di Avs e Vittoria Baldino del Movimento 5 stelle, oltre che alcuni deputati sempre della minoranza. Oltre alla politica, anche le associazioni studentesche e universitarie come Unione degli Universitari, Voto dove Vivo, Link Universitari e The Good Lobby Italia.

Si è contestato l'ultimo emendamento del governo a firma del deputato leghista Igor Iezzi che avrebbe presentato una delega in bianco al governo senza garanzie, uno speciale emendamento che - senza entrare nei tecnicismi - trasformerebbe la proposta dell'opposizione in una iniziativa della maggioranza. Lo scopo, secondo la minoranza riunita, sarebbe quello di affossare il disegno di legge. Soprattutto Madia avrebbe espresso perplessità e preoccupazione per la decisione della maggioranza e al momento starebbero pensando a una strategia che possa smascherare questo tipo di cavillo. Il Movimento 5 Stelle ha parlato di "continuo annientamento del parlamento" e di come questa decisione tolga la voce in capitolo dell'opposizione sul disegno di legge; disegno che però è stato proposto in primis dal Pd e approvato da tutto l'arco dei deputati di ogni schieramento. "(Questo gesto) è grave perché sottrae una prerogativa importante da parte dell'opposizione e grave dal punto di vista del 'merito'" ha dichiarato Marianna Madia. 

Riccardo Magi di +Europa ha parlato di "ladri di democrazia, di merito e di metodo". Non sono ancora chiari alla minoranza i motivi che hanno spinto all'appropriazione della proposta di legge da parte del governo, se non quello di affossare la legge. In ogni caso, l'emendamento raggiunge l'obiettivo - sempre secondo Magi - di aggiungere "ostacoli insormontabili" all'approvazione, lasciando un vuoto normativo per milioni di persone in vista delle prossime elezioni, le Europee 2024

Infine, sono intervenuti anche alcuni deputati. Mauro Berruto del Pd ha continuato a parlare di "scippo di democrazia", dedicando un pensiero anche agli sportivi fuorisede, che spesso passano in secondo piano. Chrstian Di Sanzo ha invece fatto notare una legge già in vigore, quella che permette agli studenti Erasmus di votare dall'estero: "Questa situazione è un paradosso - ha dichiarato -. Permettiamo agli studenti di votare dall'estero ma non ai fuorisede di votare dall'Italia semplicemente perché vivono in un altro luogo aggrappandoci a dei problemi di burocrazia. Adattando la legge già in vigore per il voto dall'estero si potrebbe superare anche quest'ultimo tema". Ha chiuso il deputato Andrea Giorgis spiegando come - secondo lui - ritardi del genere siano da additare a uno scorretto "senso delle istituzioni". 

Le associazioni

Dopo la politica sono intervenute le associazioni studentesche. Thomas Osborne di Voto dove Vivo ha dichiarato di essere molto preoccupato dallo stato di avanzamento della legge, soprattutto in quanto si era promesso un'approvazione in tempi brevi. E ha ribadito i punti richiesti e necessari, che sono: 

  1. Il voto fuorisede per tutti i tipi di elezioni, non solo i Referendum
  2. Un voto anticipato e presidiato, come accade per l'estero
  3. Un voto garantito e che venga contato nel seggio di residenza, permettendo l'elezione dei rappresentanti del proprio territorio anche "a distanza"

Sia The Good Lobby che UdU che Europa Verdi giovanile, attraverso Fabio Rotodondi, Margherita Esposito e Luca Guidi, hanno chiesto che ci sia un'accelerazione da parte della politica, a prescindere che la legge resti di competenza del governo o che coinvolga anche l'opposizione, dando come riferimento - di nuovo - le prossime elezioni europee.

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