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Venerdì, 26 Aprile 2024
elezioni 2021

Il nuovo patto di villa Certosa tra Berlusconi e Salvini

Una federazione tra le forze politiche di centrodestra che sostengono il governo: l'iniziativa accordata dai leader di Lega e Forza Italia (senza Giorgia Meloni)

Silvio Berlusconi e Matteo Salvini si sono incontrati a Villa Certosa, la residenza sarda del presidente di Forza Italia, per concordare le prossime iniziative volte a costruire una federazione tra le forze politiche di centrodestra che sostengono il governo. Un vero e proprio patto fondativo, non di un partito unitario viene spiegato, ma una unità di intenti per una maggiore collaborazione a livello parlamentare che di fatto esclude il partito di Giorgia Meloni che con Fratelli d'Italia si colloca all'opposizione del governo Draghi.

Nel corso dell'incontro si sarebbe parlato anche dei temi di politica estera, con la crisi in Afghanistan che potrebbe provocare una migrazione incontrollata con "conseguenze drammatiche in termini di vite umane e di ricadute sui Paesi di arrivo. Bisogna scongiurare il rischio di infiltrazioni terroristiche attraverso l'immigrazione illegale e che questa crisi si trasformi in una opportunità per la Cina di rafforzare il suo disegno egemonico" si legge nel comunicato diffuso al termine della cena di lavoro.

Tra le iniziative di lungo corso c'è il ritorno della flat tax, l'aliquota unica fiscale che negli intenti sarà "il primo impegno del prossimo governo di centrodestra". Ma se i temi di politica nazionale sono tutti rivolti alla pancia dell'elettore di centrodestra (è stato rinnovato l'impegno a premere sul governo per non aumentare le tasse e garantire una burocrazia più efficiente), l'occhio non può che essere rivolto alle prossime elezioni comunali che potrebbero vedere il segretario della Lega come capolista della Lega a Milano.

Elezioni 2021, quando si vota

L'appuntamento elettorale del 2021 per la politica italiana è quello delle amministrative del 3 e 4 ottobre. Tra poco più di quaranta giorni 1.160 Comuni andranno al voto per il rinnovo del sindaco e dell'amministrazione cittadina, tra questi 17 i capoluoghi di provincia tra cui Torino e Roma (sindaco uscente M5s), Milano, Bologna e Napoli (dove l'amministrazione uscente è di centrosinistra). Va da se che si tratta di un test chiave per misurare lo stato di salute delle coalizioni. 

In contemporanea si vota anche per la Regione Calabria, a un anno di distanza dalla scomparsa della governatrice azzurra Jole Santelli. La sfida, con il centrodestra avanti nei sondaggi, sarà tra Roberto Occhiuto per Lega-FdI e FI, Amalia Bruni per Pd-M5s e il sindaco uscente di Napoli Luigi De Magistris per le sinistre.

Nella stessa giornata a Siena e Roma si terranno anche le elezioni suppletive della Camera per i seggi lasciati liberi da Pier Carlo Padoan (Pd) ed Emanuela Del Re (M5s), rispettivamente nei collegi uninominali 12-Siena e 11-Roma.

Che fare con Giorgia Meloni

Dopo l'incontro di Villa Certosa nato per puntellare con forza il governo Draghi con un gruppo parlamentare (anche a Bruxelles) che "non sembri una squadra di calcetto"  -al di là di intenzioni e proclami- la strada non è tutta in discesa. Primo scoglio da superare, il fatto che la Confederazione, almeno per ora, nasce orfana di Giorgia Meloni, che ha subito rimarcato come Fratelli d'Italia si trovi sin da febbraio all'opposizione del Governo Draghi.

Inimmaginabile quindi, una comune attività di sostegno, pur essendo "disponibili a una riunione settimanale dei capigruppo del centrodestra per rafforzare le idee della coalizione nelle politiche del governo". A Bruxelles, poi, Lega, Fi e FdI sono addirittura in tre schieramenti diversi e i sondaggi - sempre più importanti nell'indicare la strada da seguire - vedono la continua progressione di Fratelli d'Italia. 

Il partito di Giorgia Meloni è stabilmente primo partito praticamente alla pari con la Lega di Salvini (20,3% contro 20,2%), indietro Forza Italia al 7%. Il Partito Democratico inseguirebbe al 19,3%, mentre il Movimento 5 Stelle recupererebbe oltre un punto in due settimane, portandosi al 16% dei consensi complice l’approvazione del nuovo statuto e il consolidamento della leadership di Conte.  

Le forze della maggioranza Draghi raccoglierebbero in totale il 73,2% dei consensi: un dato molto elevato, ma in calo di oltre 5 punti rispetto a febbraio. La componente elettoralmente più rilevante della maggioranza continuerebbe a essere quella giallo-rossa (37,5%), mentre il centrodestra senza FdI si fermerebbe al 28,7% e il polo centrista-liberale di Azione, Italia Viva e +Europa al 7,1%.

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