Francia, Italia e Spagna, appello a Bruxelles: "Presto col salva-Stati"

"Facciamo presto". Questo il senso dell'appello congiunto (ma Parigi smentisce la notizia) di Francia, Italia e Spagna affinché vengano rapidamente attuati gli impegni concordati dai leader europei al vertice di fine giugno.

Secondo Dow Jones i tre paesi "chiedono di dare attuazione alle decisioni prese al Consiglio europeo" in cui si è concordato lo 'scudo antispread' voluto dal governo Monti e la possibilità di effettuare ricapitalizzazioni degli istituti di credito direttamente attingendo dal fondo 'salva-Stati' permanente, l'Esm.

L'appello di Hollande, Monti e Rajoy sembra l'estremo tentativo di fermare il contagio partito dalla Grecia nel lunedì nero delle borse.

Contagio che martedì ha portato a un pericoloso calo delle Borse di Milano e Madrid. Non solo. Al saldo negativo delle due piazze si aggiunge la notizia, che di certo non ha contribuito a rasserenare i mercati, della richiesta di salvataggio allo Stato centrale della regione della Catalogna, con il rischio che la Spagna debba ricorrere a nuovi aiuti.

I MERCATI - A Milano il Ftse-Mib aggrava le perdite a oltre il -3%, per poi chiudere a -2,7% dopo il pesante avvio di settimana visto ieri. E restano sotto pressione e volatili i titoli di Stato.

I rendimenti dei Btp decennali aumentano al 6,58% e in questo modo il loro differenziale o spread rispetto ai Bund tedeschi è risalito a 5,37 punti percentuali, o 537 punti base. 

Madrid ha invece segnato un pericoloso -3,31% con i tassi dei Bonos decennali che hanno segnato nuovi massimi storici, arrivando al 7,45%, con lo spread sui Bund che resta molto alto: 632 punti base.